Nel corso dell'ultimo anno le serie e i film coreani sono comparsi nella TopTen globale in più di novanta paesi, e tre delle serie Netflix più viste di sempre provengono da lì. Tanto per fare qualche nome, Squid Game, Avvocato Woo, Hellbound e La casa di carta (nella versione coreana appunto).
Un pubblico sempre più vasto
I k-drama, ossia le serie tv coreane, sono state guardate da oltre il 60% degli abbonati al colosso di streaming e stanno diventando a tutti gli effetti l’intrattenimento preferito di una fascia sempre più consistente di pubblico, che non è solo quella adolescenziale (che idolatra i membri delle boyband asiatiche) o quello maturo, ma è formato da un’utenza che va dai 15 ai 49 anni.
Netflix in Oriente
Negli ultimi anni il colosso Netflix ha investito enormi somme di denaro per consolidare la propria presenza in Oriente. Nel 2021 ha affittato sei set con relativi spazi di lavoro presso YCDSMC - Studio 139, per un totale di circa 9.000 metri quadrati, oltre a tre set di circa 7.000 metri quadrati presso Samsung Studio. Dal 2015 al 2020 gli investimenti in contenuti coreani hanno raggiunto i 700 milioni di dollari statunitensi, con più di 80 serie create in Corea e distribuite a un pubblico internazionale.
Lo sciopero di Hollywood
I contenuti popolari prodotti in Asia hanno spopolato anche grazie allo sciopero dello star system di Hollywood. Netflix è diventato un punto focale di frustrazione per il modo in cui i servizi di streaming hanno ribaltato il modello televisivo tradizionale. In mezzo a questa incertezza, la piattaforma streaming resta ferma nel suo obiettivo: vuole dominare il mondo dell'intrattenimento, ma sta perseguendo quell’ambizione un paese alla volta.
Espansione: un Paese alla volta
Invece di creare spettacoli e film che fanno appello a tutti i 190 Paesi in cui il servizio è disponibile, la piattaforma di streaming online si sta concentrando su contenuti che risuonano con il pubblico di un singolo mercato. "Quando realizziamo spettacoli in Corea, ci assicureremo che sia per i coreani - ha affermato Minyoung Kim, vicepresidente dei contenuti di Netflix in Asia - Quando faremo spettacoli in Giappone, sarà per i giapponesi. In Tailandia, sarà per i thailandesi. Non stiamo cercando di rendere tutto globale”.
Gli abbonamenti
L'ambizione di Netflix è di espandersi in regioni come l'Asia e l'America Latina, oltre ai suoi mercati principali saturi negli Stati Uniti e in Europa, dove la crescita degli abbonati sta rallentando. Sta destinando una parte maggiore del suo budget annuale di 17 miliardi di dollari per i contenuti all'espansione della sua programmazione in lingua straniera e all'attrazione di clienti all'estero. Ma l'azienda scommette anche sul fatto che una storia avvincente da qualche parte sia avvincente ovunque, indipendentemente dalla lingua.