Roma, 7 dicembre 2023 – Quest’anno gli italiani spenderanno 8 miliardi di euro per i regali di Natale, con una spesa media di 186 euro a testa, in crescita dai 165 euro dello scorso anno in termini reali, al netto dell’inflazione. E’ una cifra in crescita rispetto ai 7,1 miliardi del 2022 e ai 7,8 miliardi del 2021, ma non rispetto agli anni precedenti. Nel 2020 erano 8,3 miliardi, nel 2019 10,1 e nel 2009 15,2. Così dice Confcommercio, presentando i dati dell’analisi dell’Ufficio studi su consumi di Natale e tredicesime. Farà regali oltre il 73% degli intervistati e circa 4 su 10 di quelli che li faranno considerano comprare doni "una spesa che piace affrontare". In complesso, "l’Italia arriva all’attuale rallentamento in ottima salute", secondo Mariano Bella, direttore dell’ufficio studi di Confcommercio. Tra i segnali positivi ci sono soprattutto l’aumento degli occupati pari a +439mila addetti sul 2022 e +420mila sul 2019 nei primi 10 mesi, oltre ai nuovi pensionati che hanno migliori storie contributive.
"Crescita dell’occupazione, taglio del cuneo fiscale e contributivo, frenata dell’inflazione rafforzano la fiducia per i consumi di Natale. Anche i minori costi energetici contribuiscono a ridurre l’incertezza per il 2024, che sarà un anno certamente impegnativo soprattutto per la difficile situazione internazionale", commenta Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. Un altro elemento positivo è il buon risultato ottenuto nel periodo del black friday, che come sempre premia soprattutto il canale online. A questo rito dello shopping "hanno partecipato – precisa Bella – circa 19,2 milioni di italiani, con una spesa media pro capite che oscilla tra i 220 e i 230 euro".
Secondo le stime Confcommercio la metà di questi acquisti sono regali di Natale e "nonostante l’effetto sostituzione una buona black week è di ottimo auspicio per i consumi complessivi di dicembre".
A livello congiunturale il 2023 ha visto una ripresa molto più rapida, con la produzione industriale che ha smesso di scendere e con un agosto-settembre che è stato il bimestre migliore di sempre per le presenze turistiche, a cui si aggiunge il crollo dell’inflazione di ottobre e novembre. Fatto 100 il Pil reale aggregato nel quarto trimestre 2019, nel terzo trimestre 2023 l’indice vale in Germania 100,3, in Francia 101,7, in Italia 103,3 e anche nel 2024 staremo sopra i livelli pre-pandemia.
Intanto, aumenta il volume delle tredicesime: quest’anno nelle tasche di dipendenti e pensionati entreranno poco più di 50 miliardi di tredicesima e dopo avere saldato le tante imposte e costi fissi concentrati a dicembre (Imu, bollo auto, canone Rai oltre ai costi per la bolletta energetica), che quest’anno ammontano a 7,9 miliardi, lasceranno disponibili ben 43,6 miliardi di euro pari a 1.882 euro a famiglia. Una cifra che potrà essere dedicata sia ai regali che ai consumi. Rispetto al 2019, ultimo anno pre pandemia, resta solo una differenza di 50 euro dovuta al caro energia.
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