Venerdì 22 Novembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Nadef, ecco la bozza in pdf. “Subito conguagli pensioni”. Manovra in deficit per 23,5 miliardi in tre anni

Privatizzazioni per l’1% del Pil. Giorgetti: “Provvedimento di urgenza per l’adeguamento dei trattamenti pensionistici e i flussi migratori”. Nella legge di bilancio “sostegno a famiglie e genitorialità” e rinnovi dei contratti delle Pa

Roma, 30 settembre 2023 – È stata approvata il 27 settembre, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (sotto la bozza in pdf della Nadef), la mappa che traccia la rotta della politica economica del governo e che fissa i punti cardinali della prossima manovra, approda oggi in Parlamento. E, nella relazione firmata dal Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si delinea il quadro dei numeri e delle scelte che l’esecutivo tradurrà a breve in provvedimenti. “La strategia del governo – spiega Giorgetti - si basa, dunque, sull’individuazione di un punto di equilibrio tra sostegno alla crescita, agli investimenti e al potere d’acquisto delle famiglie italiane, da un lato, e disciplina di bilancio e riduzione del rapporto debito/PIL, dall’altro. Ciò sarà possibile anche attraverso la dismissione di partecipazioni societarie pubbliche, rispetto alle quali esistono impegni nei confronti della Commissione europea legati alla disciplina degli aiuti di Stato, oppure la cui quota di possesso del settore pubblico eccede quella necessaria a mantenere un’opportuna coerenza e unitarietà di indirizzo strategico”.

In deficit 23,5 miliardi in tre anni, 15,7 nel 2024

Confermati il peso grave dei tassi in aumento e del superbonus, il Ministro scrive che “gli spazi finanziari che si rendono disponibili, quale differenza tra gli andamenti tendenziali e programmatici aggiornati, che includono anche la maggiore spesa per interessi passivi conseguente al maggior disavanzo, sono pari a 3,2 miliardi nel 2023, 15,7 miliardi nel 2024 e 4,6 miliardi nel 2025”, dunque, in tutto 23,5 miliardi in tre anni. 

Taglio del cuneo e sostegno alle famiglie. Subito conguagli pensioni

Passiamo alle linee guida delle misure. Nel 2024 e 2025, le risorse saranno utilizzate, nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio, per il taglio al cuneo fiscale sul lavoro anche nel 2024 e l'attuazione della prima fase della riforma fiscale, il sostegno alle famiglie e alla genitorialità, la prosecuzione dei rinnovi contrattuali” della Pa “con particolare riferimento alla sanità, il potenziamento degli investimenti pubblici, con priorità per quelli previsti del PNRR, nonché il finanziamento delle politiche invariate”. Nell’immediato, gli spazi in deficit per 3,2 miliardi nel 2023 “attraverso un provvedimento d'urgenza, saranno destinate, in particolare, al conguaglio anticipato dell'adeguamento Istat per i trattamenti pensionistici previsto per l'anno 2024, a misure per il personale delle pubbliche amministrazioni e alla gestione dei flussi migratori”.

Privatizzazioni 

In prospettiva resta l’obiettivo della dismissione di partecipazioni societarie pubbliche. Si prevedono proventi “pari ad almeno l'1 per cento del Pil”. E rispetto a questo scopo, il ministro puntualizza: “Esistono impegni nei confronti della Commissione europea legati alla disciplina degli aiuti di Stato, oppure la cui quota di possesso del settore pubblico eccede quella necessaria a mantenere un'opportuna coerenza e unitarietà di indirizzo strategico”.

Energia

Nei piani anche una graduale uscita dagli aiuti sull’energia. “Nell'attuale fase di progressiva discesa e stabilizzazione dei prezzi dei beni energetici, iniziata dalla fine del 2022 – si legge nella bozza -, le misure di sostegno saranno gradualmente ritirate entro il 2024, mantenendo una politica fiscale prudente, anche alla luce della disattivazione della clausola di salvaguardia generale del Patto di Stabilità e Crescita prevista per la fine dell'anno in corso”. 

La bozza in pdf