Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Mutuo prima casa e giovani coppie, la guida alle agevolazioni

Come comprare un'abitazione senza un contratto di lavoro a tempo determinato o un anticipo da versare? Si può ricorrere al Fondo di garanzia. Ecco i requisiti e come fare

Nel decreto sostegni-bis anche sgravi per il mutuo prima casa

Roma, 11 agosto 2017 - La precarietà e la mancanza di lavoro non incoraggiano di certo le giovani coppie che vogliono comprar casa al fine di, come si dice, ‘mettere su famiglia’. Tuttavia per andare incontro alle esigenze di questa fetta di popolazione sono state attivate negli ultimi anni alcune iniziative che hanno proprio l’obiettivo di favorire l’acquisto della prima casa da parte delle coppie sotto i 35 anni. A cominciare dalle banche che hanno lanciato soluzioni dedicate in modo specifico a questo tipo di clientela. Tra le tante iniziative, vale la pena segnalarne svariate indirizzate ai giovani senza un contratto di lavoro a tempo determinato, oppure a chi non dispone di un anticipo da versare: l’obiettivo è quello di promuovere l’acquisto della prima casa anche per chi fa più fatica a risparmiare, ma può comunque contare su delle garanzie.

Rimanendo sempre sul tema del risparmio, sono molte le opportunità sul web per trovare le migliori soluzioni e valutare preventivamente la convenienza delle stesse in termini di tassi di interesse, delle condizioni di rimborso e delle eventuali agevolazioni previste. Per farsi un’idea, ad esempio, è possibile effettuare la comparazione di offerte mutuo per la prima casa su Facile.it; soprattutto per coloro che hanno contratti atipici o a tempo determinato, diviene ancora più importante servirsi dei comparatori che, via internet, mettono a confronto le offerte dei diversi istituti di credito, dopo che sono stati inseriti nel form i dati richiesti. Ma non solo le banche si sono attivate. Uno degli strumenti più importanti pensati per le giovani coppie è rappresentato dal Fondo di garanzia per l’acquisto e per la ristrutturazione della prima casa, prorogato dal Governo per tutto il 2017, e che prevede il rilascio di una garanzia da parte dello Stato a copertura del 50% della quota capitale del mutuo ipotecario.

Istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e reso operativo grazie a un protocollo d’intesa con l’Abi (Associazione bancaria italiana), il Fondo, benché destinato a tutti senza limiti di reddito e di età, prevede che l’accesso al beneficio sia concesso in via prioritaria ai nuclei monogenitoriali con figli minori, agli inquilini di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari e, naturalmente, ai giovani con meno di 35 anni: single, coppie coniugate e anche di fatto. Lo strumento ha ricevuto, tra gennaio 2015 e giugno di quest’anno, 35.051 richieste di accesso, delle quali il 63% proprio da parte di giovani sotto i 35 anni.

L’attuale Fondo di garanzia prima casa sostituisce e amplia il raggio d’azione del precedente Fondo per la casa sull’accesso al mutuo per le giovani coppie con contratti atipici che non aveva riscosso analogo successo: in parte per la scarsa conoscenza dello strumento, nonostante lo spot istituzionale trasmesso in tv, e in parte per la riluttanza delle banche che all’epoca (era il 2011) erano tutt’altro che ben disposte a concedere mutui con spread agevolati intorno all’1,5%, un valore che oggi, al contrario, si può ben dire sia nella norma.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti necessari per l’accesso all’attuale Fondo: innanzitutto il mutuo non deve essere superiore a 250mila euro, mentre l’abitazione che si vuole acquistare non deve essere classificata come di lusso ovvero non deve appartenere alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi di pregio artistico o storico). Chi fa richiesta non può inoltre essere proprietario di un altro immobile, a meno che lo stesso non sia stato acquisito per successione e dato in uso gratuito a fratelli o a genitori.

Al Fondo, gestito da Consap e che conta su una dotazione finanziaria di circa 650 milioni di euro, aderiscono 174 tra banche e intermediari finanziari: è possibile consultare l’elenco completo delle banche sul sito della Consap. I mutui destinati all’acquisto dell’abitazione principale, cioè la casa nella quale si vive abitualmente e nella quale si ha la residenza anagrafica, usufruiscono anche delle agevolazioni fiscali previste per questo tipo di finanziamenti, a partire dalle detrazioni degli interessi passivi e delle spese e oneri accessori legati al mutuo. Per sapere esattamente quali siano e le modalità per accedervi, si può consultare online la guida 'Le agevolazioni fiscali sui mutui' dell’Agenzia delle Entrate.