Milano, 4 settembre 2018 - Agli italiani i debiti - almeno quelli privati - non piacciono per nulla, e questo si sa da tempo. Ne è la prova il fatto che, nonostante la crisi, ben 2,4 milioni di 'mutuatari' sono riusciti a estinguere il debito con la banca ben prima della scadenza naturale del finanziamento.
Il dato è ricavato dall'indagine commissionata da Facile.it e Mutui.it a mUp Research che, per analizzare più a fondo il rapporto tra mutuatari e banche, con l'ausilio di Norstat ha interrogato un campione rappresentativo della popolazione in età compresa tra i 40 e i 74 anni. Chi è riuscito a estinguere anticipatamente il mutuo ottenuto per l'acquisto della casa, si legge nell'analisi, ha impiegato in media 9,3 anni, un tempo molto inferiore alla durata media di questa tipologia di finanziamento, pari a circa 23 anni.
Addirittura nel 27% dei casi il mutuo estinto anticipatamente è stato chiuso entro i primi cinque anni dalla stipula, mentre il 45% ha impiegato tra i 6 e i 10 anni e il 26% tra gli 11 e i 20 anni. Lo studio traccia anche la cartina geografica dei mutui estinti: più veloci a pagare il debito con le banche sono i mutuatari del Nord Est (8,4 anni), mentre al Sud e Isole i tempi si allungano superando, in media, i 10 anni.
MA CONVIENE? - Certo, non è una gara a chi paga prima, tanto che Ivano Cresto, responsabile BU Mutui di Facile.it, spiega: "Estinguere un mutuo anticipatamente non sempre conviene e tale scelta va ponderata con attenzione. Innanzitutto bisogna considerare la presenza di eventuali penali: se il mutuo è stato stipulato dopo il 2 febbraio 2007 non ci sono, ma chi ha ottenuto il finanziamento prima di quella data potrebbe, in caso di estinzione anticipata, vedersi addebitato un costo extra calcolato in misura percentuale sul debito residuo, con aliquota che varia in funzione della tipologia di tasso, dell'anno di sottoscrizione e del numero di rate mancanti".
QUESTIONE DI INTERESSI - La maggior parte dei mutui italiani prevede il cosiddetto piano di ammortamento alla francese nel quale la quota di interessi che grava su ogni rata è alta all'inizio del finanziamento e diminuisce nel corso del tempo. Perciò l'estinzione anticipata potrebbe essere particolarmente vantaggiosa solo se fatta nei primi anni dalla stipula, quando gli interessi che gravano sul mutuatario sono maggiori. In caso contrario potrebbe essere più conveniente investire altrove la liquidità disponibile e continuare a pagare le rate del mutuo sino al termine naturale del finanziamento.
LE MOTIVAZIONI - L'indagine indaga su quali sono le ragioni più comuni grazie alle quali gli italiani sono riusciti a estinguere il mutuo prima della scadenza. Nel 25,7% dei casi il finanziamento è stato saldato anticipatamente grazie all'utilizzo di altri risparmi che al principio i mutuatari avevano deciso di non impiegare. Nel 13,3% dei casi i mutuatari hanno potuto estinguere in anticipo il debito destinando alla banca la liquidazione percepita dai genitori in pensione, mentre quasi altrettanti hanno dichiarato di aver investito il proprio Tfr, ottenuto a seguito di un licenziamento o cambio d'azienda. L'11,3% lo ha estinto solo dopo aver venduto altre proprietà mentre poco più di 1 (ex) mutuatario su 10 ha dichiarato di aver chiuso il mutuo in anticipo grazie a un'eredità.