Domenica 17 Novembre 2024
ANDREA ROPA
Economia

Mutui, continua la discesa dei tassi: "Possibile un nuovo taglio della Bce"

A ottobre la media è del 3,28%, contro il 4,42% di dicembre 2023. Prestiti in calo del 2%, aumenta il risparmio

Mutui, continua la discesa dei tassi: "Possibile un nuovo taglio della Bce"

Christine Lagarde, 68 anni, francese, è presidente della Bce dal novembre 2019

Comprare casa con il mutuo è sempre più conveniente. I tassi sulle nuove operazioni, infatti, continuano a scendere e lo fanno con un andamento più marcato rispetto alle scelte della Bce in tema di politica monetaria. Il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è sceso a ottobre al 3,28%, dal 3,31% di settembre e il 4,42% di dicembre 2023. Rispetto a undici mesi fa, rileva l’Abi nel suo rapporto mensile, il costo del denaro per l’acquisto della casa è calato di oltre un punto percentuale e il trend sembra destinato a continuare, anticipando ulteriori sforbiciate da parte di Francoforte.

Uno scenario che il vice direttore generale vicario dell’Abi, Gianfranco Torriero, osservando i dati sui futures, definisce "possibile e auspicabile. Stiamo registrando un Euribor che fa presumere che anche a dicembre ci possa essere ulteriore taglio. E un allentamento della politica monetaria è fondamentale per dare certezza a chi vuole investire".

La Bce ha abbassato i tassi per tre volte fra giugno e ottobre e un’altra limatura è attesa per la riunione del 12 dicembre prossimo, quando la presidente Christine Lagarde avrà in mano le nuove proiezioni di crescita e inflazione al 2027. Le aspettative sui mercati sono per un nuovo taglio da un quarto di punto, che porterebbe il tasso sui depositi al 3%. Uno scenario più prudente rispetto a un ribasso di mezzo punto, sul quale pesano anche le recenti parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che di fronte alla tenuta dell’economia americana ha detto che non c’è fretta di tagliare ancora i tassi.

La strada della riduzione del costo del denaro intrapresa dalla Bce ha già fatto muovere il mercato dei mutui: nei primi 14 giorni di novembre gli indici Euribor a 3 mesi (riferimento per i mutui a tasso variabile) e Irs a 10 anni (riferimento per i mutui a tasso fisso) si sono mossi al ribasso e ora viaggiano rispettivamente al 3,04 e al 2,39%.

Anche per le imprese il costo del denaro ha segnato una flessione significativa, scendendo al 4,60% contro il 4,96% di settembre e il 5,45% di dicembre 2023. In calo i prestiti a imprese e famiglie, che a ottobre si sono attestati su un secco -2% rispetto a un anno prima, "a causa del rallentamento della crescita economica che contribuisce a deprimere la domanda" sottolinea l’Abi.

Dal rapporto mensile dell’Associazione bancaria emerge inoltre che gli italiani risparmiano di più. La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a ottobre 2024 è risultata infatti in aumento del 3,2% su base annua, mentre la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è cresciuta dell’8,7%. Infine buone notizie per le banche, i cui crediti deteriorati netti a settembre sono diminuiti a 30,9 miliardi, da 31,9 miliardi di giugno.