Roma, 6 marzo 2023 - E' un fatto che oggi, pronunciando le cinque lettere della parola Tesla, non ci venga in mente il genio di Nikola ma solo quello, per certi versi altrettanto visionario, di Elon. E proprio il buon Musk è stato l'assoluto protagonista (come da consumato copione) di un Tesla Investor Day 2023 sul quale da mesi si avvicendavano indiscrezioni, aspettative e sussurri. Andati però, almeno in parte, delusi. Già, perché il grande evento dedicato alla presentazione agli investitori dei piani industriali per il 2023 da parte colosso dell'elettrico di San Carlos, tutto sommato, si è limitato a fare il suo. Nonostante quello da poco iniziato sia il ventesimo anno di vita della creatura di Musk, infatti, il TID23 non ha sparato nessuno spettacolare fuoco d'artificio, tenendo ancora nascoste agli occhi del pubblico tanto la chiacchierata baby Tesla quanto l'attesa Model 3. D'altra parte, però, in oltre tre ore di diretta il one man show in salsa californiana ha tracciato sulla sabbia della Baia di San Francisco, quello sì, le future linee d'azione del brand, a partire dagli orizzonti produttivi che parlano di 20 milioni di veicoli in produzione entro il 2030. E della parallela riduzione del 50% dei costi produzione, da ottenere lavorando sodo sia sulla supply chain sia su metodi costruttivi sempre più improntati a un maniacale risparmio energetico. Solo così, del resto, si potrà arrivare al traguardo della Tesla Model 2 dal costo di 'soli' 25mila dollari, che dovrebbe uscire dagli impianti di produzione della nuova scintillante Gigafactory Mexico (questa sì annunciata per la prima volta al TID23) entro la fine del decennio. Mentre, sul breve termine, le nuove frontiere del marchio si chiamano batteria bidirezionale e Cybertruck. La prima, grazie a una svolta sull'alimentazione che entro due anni dovrebbe investire tutte le auto del Gruppo, ruota attorno a batterie in grado di fornire energia all’esterno oltre che riceverla, permettendo a Tesla di rilanciare sul concetto di centrale elettrica diffusa che sta sperimentando da qualche in tempo in Texas e nella nativa California. Senza contare la piccola svolta sulle postazioni di ricarica Supercharger, da oggi aperte anche ai proprietari di veicoli di altri marchi tramite pacchetti di ricariche notturne illimitate a un canone di 30 dollari mensili. Sul Cybertruck, invece, la messa in mostra di un esemplare di pre-produzione non ha fatto che confermare quanto emerso dalle prove su strada sbirciate da qualche voyeur tecnologico nei mesi scorsi. Dando in pasto alla stampa un automezzo con specchietti triangolari e un enorme tergicristallo centrale. Dotato, all'interno, di un mastodontico touchscreen e di un volante mai visto prima, di forma vagamente squadrata.
EconomiaMusk e Tesla: ecco dove sta andando la creatura di Elon