Roma, 3 giugno 2023 – Multe per infrazioni al codice della strada (che Salvini sta riformando): boom di incassi nel 2022. Milano con oltre 151,5 milioni di euro è la città italiana che guadagna di più grazie alle sanzioni per violazioni del codice della strada. Lo fa sapere il Codacons, che ha messo a confronto i dati di tutti i capoluoghi italiani.
Multe: Milano e Roma al top
Al secondo posto si piazza Roma, con 133 milioni di euro, e molto più distaccate troviamo Firenze (46 milioni di euro, regina degli autovelox), Bologna (43 milioni) e Torino (40 milioni circa).
Tra i capoluoghi che registrano invece i proventi più bassi troviamo Catanzaro, con poco più di 812mila euro incassati nel 2022, e Aosta (917mila euro).
Multe boom: in crescita del 37%
Considerate le principali 20 città italiane, i proventi delle multe stradali hanno raggiunto nel 2022 la ragguardevole cifra di 547 milioni di euro, con una crescita del 37,4% rispetto al 2021, quando le stesse città prese in esame dal Codacons incassarono in totale 398 milioni di euro.
Firenze regina degli autovelox
Firenze è la regina italiana degli autovelox, con un incasso pari a 23,2 milioni di euro nel 2022. Nella stessa categoria seguono Milano con 12,9 milioni di multe e Genova con 10,7 milioni. All’estremo opposto Napoli, dove le multe inflitte dagli autovelox hanno garantito proventi per appena 18.700 euro. Potenza è invece la città che ha visto crescere di più gli incassi, passando da 1,1 milioni di euro del 2021 ai 3,7 milioni dello scorso anno, con un incremento del 224%.
Webinar Codacons contro le multe ingiuste
Per aiutare i cittadini italiani a contestare le multe ingiuste, il Codacons ha organizzato per il prossimo 12 giugno un webinar dove legali ed esperti del settore forniranno informazioni agli automobilisti sanzionati.
Le obiezioni della polizia locale
Ma Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, mette in fila una serie di obiezioni. “Intanto – ricorda – manca ancora il decreto autovelox che aspettiamo da 13 anni. Mentre la velocità resta tra le prime tre cause di morte sulle strade. Poi: ci si lamenta di postazioni truffa? Bene sapere che quelle fisse sono autorizzate dai Prefetti, che sono stati richiamati dal Ministero delle Infrastrutture a verificare i decreti. Ciò che non è legittimo viene tolto o spostato. Se un Comune ha sbagliato, ne risponderà”.
I controlli del ministero
Altamura rammenta infine che in questo periodo il Mit – anche in vista della riforma del codice – ha deciso di vederci chiaro, “si stanno facendo controlli su come sono stati spesi i proventi delle sanzioni. Sono 48 le amministrazioni a cui il ministero ha chiesto la rendicontazione precisa, a partire dalle fatture".