Martedì 12 Novembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Multe e contravvenzioni: ecco i comuni che hanno incassato di più nel 2023

L’indagine: 10 milioni e mezzo di automobilisti intervistati hanno ammesso di non rispettare i limiti di velocità

Multe, quanto hanno incassato i Comuni nel 2023

Multe, quanto hanno incassato i Comuni nel 2023

Roma, 29 aprile 2024 – In cima alla classifica – stilata dal noto portale web ‘Facile.it’ su dati del Siope (il sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici) - ci sono Milano, Roma e Firenze: sono questi i comuni che, nel corso del 2023, hanno incassato i maggiori proventi da multe e sanzioni accordate per violazioni delle norme del Codice della strada.

I tre comuni hanno infatti incassato, rispettivamente, 147, 138 e 71 milioni di euro. Al quarto posto Genova (che nel 2023 ha incassato 35,2 milioni di euro), poi Bologna (31,6 milioni), Napoli (22,1 milioni), Padova (21,3 milioni) e Verona (20,6 milioni). Complessivamente, nel 2023, i comuni italiani hanno incassato oltre 1,5 miliardi di euro provenienti da sanzioni per violazioni commesse dagli utenti della strada.

Le ‘multe pro-capite’ nelle grandi città

Il sito – nato 15 anni fa per garantire un servizio di comparazione di assicurazioni, mutui e offerte di fornitura luce e gas - ha calcolato anche il valore della ‘multa pro capite’, risultante dal rapporto tra i proventi registrati dal Siope e il numero di abitanti residenti. Va specificato, tuttavia, che le multe non sono inflitte solo agli automobilisti residenti, anzi: in alcune aree del Paese, turisti e pendolari contribuiscono in modo importante al dato complessivo. Limitando l’analisi ai soli comuni capoluogo di provincia, al primo posto della graduatoria svetta Firenze, con una ‘multa pro capite’ pari a 198 euro. Al secondo posto si posiziona Rieti, che nel 2023 ha incassato 7,5 milioni di euro di multe, con un valore pro-capite pari a poco meno di 166 euro; terzo posto per Siena (poco meno di 134 euro pro-capite, per un totale pari a oltre 7 milioni di euro di multe). Nella stessa classifica, Milano scivola al quinto posto dopo Potenza, con un valore pro capite pari a 108 euro.

La ‘multa pro-capite’ nei piccoli comuni: in pole position Carrodano

Interessante anche la classifica degli incassi registrati dai comuni italiani più piccoli, ovvero quelli con meno di mille abitanti. Al primo posto si posiziona Carrodano nella Val di Vara, provincia di La Spezia, che conta appena 464 abitanti ma, nel 2023, ha incassato più di 975mila euro in multe stradali. Se il dato si riferisse ai soli residenti, significherebbe che ciascun cittadino sarebbe stato sanzionato per oltre 2mila euro: naturalmente non è così. Al computo occorre aggiungere i tantissimi turisti – migliaia al giorno – che, specie in estate, attraversano l’arteria (munita di un autovelox installato cinque anni fa, dopo un incidente mortale) per raggiungere le Cinque Terre. Segue Colle Santa Lucia, sede di uno degli autovelox abbattuti da Fleximan Al secondo posto della classifica dei piccoli comuni si trova Colle Santa Lucia, 345 abitanti in provincia di Belluno, che nel 2023 ha incassato circa 747mila euro: in questo caso, la fonte degli introiti è il temuto autovelox di passo Giau, sopra Cortina, abbattuto da Fleximan lo scorso dicembre. Precedentemente noto come ‘autovelox più redditizio d’Italia’, il sistema di rilevazione è collocato in una zona in cui il limite di velocità, assai poco rispettato, è di 50 km/h. Al terzo posto troviamo un altro comune veneto, Canda, provincia di Rovigo, che conta 823 abitanti e proventi pari a oltre 426.000 euro. Segue, al quarto posto, Poggio San Lorenzo, piccolo comune in provincia di Rieti, 546 abitanti e 415.000 euro di verbali. Quinta posizione per Belmonte Castello, in provincia di Frosinone, che nel 2023 ha raccolto oltre 315.000 euro, a fronte di una popolazione residente di appena 677 individui.

Oltre 10,5 milioni di automobilisti non rispettano i limiti di velocità

Mentre prosegue il dibattito sulle città a 30 km/h e si ripetono le azioni di vandalismo contro tutor e autovelox, occorre tuttavia ribadire l’importanza dei dispositivi in grado di misurare la velocità e segnalare le violazioni derivanti dal superamento dei limiti consentiti. Secondo una recente indagine dei siti web Facile.it e Assicurazione.it, infatti, gli italiani hanno il brutto vizio di schiacciare troppo il piede sull’acceleratore, tant’è che più di 10 milioni e mezzo di automobilisti intervistati (pari al 27,1% del campione) hanno candidamente ammesso di non rispettare i limiti di velocità. Tra gli altri comportamenti pericolosi più comuni al volante, ci sono, subito dopo l’eccesso di velocità, l’uso del cellulare alla guida (cattiva abitudine indicata da quasi 9,5 milioni di italiani, pari al 24,1%, ma la percentuale arriva al 33,9% tra i guidatori di età compresa fra i 35 e i 44 anni) e il mancato uso delle cinture di sicurezza (indicato da più di 5,5 milioni di italiani, in prevalenza del Sud e delle Isole). Sicuramente preoccupante, infine, il dato che registra come più di 1,6 milioni di individui (4,1% del campione) abbiano dichiarato di mettersi al volante dopo aver assunto alcolici, percentuale che sale al 6,7% tra i giovani di età compresa tra i 24 e i 34 anni.

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