Mercoledì 25 Dicembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Mulino Bianco, sei anni di ricerca e un brevetto per la nuova merendina. Cosa c’è dietro le Fisarmoniche

Prodotte nello stabilimento di Melfi dove sono stati investiti 30 milioni in innovazione e sostenibilità

Le nuove Fisarmoniche

Melfi, 28 marzo 2024 – Sono il frutto di un progetto di ricerca e sviluppo durato ben sei anni, con la richiesta di un brevetto che protegga l’invenzione ed eviti la riproduzione di prodotti analoghi. Le Fisarmoniche – l’ultima novità che arricchisce il portafoglio prodotti Mulino Bianco per la colazione – sono realizzate nello stabilimento d’eccellenza di Melfi, in Basilicata, con un investimento dedicato e una nuova linea di produzione. In occasione del lancio, avvenuto nei giorni scorsi, l’azienda ha fatto sapere che la merendina nasce da un lavoro di ricerca e sviluppo avviato nel 2018, che ha condotto all’abbinamento tra due tipi di pasta (al cacao e ai cereali) e a un’iconica forma ‘a onda’: è la prima merenda ad assumere questa forma di design.

Come nascono le Fisarmoniche

"Fisarmoniche è il progetto di ricerca e sviluppo più ambizioso e complesso per Mulino Bianco degli ultimi anni – commenta Corrado Ferrari, responsabile sviluppo prodotto dello storico brand, di proprietà del colosso parmense Barilla –. La sua realizzazione ha richiesto un lungo processo, dai panel test al concept, lungo le diverse fasi di studio dei prototipi, il loro sviluppo e l’aggiornamento dello stabilimento produttivo. È una merenda unica per forma e per processo di produzione nel panorama dei prodotti farciti con le creme. Prepariamo la farcitura in diretta, contemporaneamente alla cottura nel forno. Grazie a un accurato processo di pastorizzazione, garantiamo eccellenza organolettica e sicurezza alimentare. Mulino Bianco si conferma ulteriormente leader del segmento a livello intellettuale, industriale e culturale”.

La storia di Mulino Bianco

Mulino Bianco accompagna da quasi 50 anni la prima colazione degli italiani, con una gamma di proposte ormai estesa a oltre 130 referenze, che vanno dai biscotti alle merende, dai pani alle fette biscottate. La nuova merenda è fortemente innovativa sia per il design del prodotto, sia per la ricetta e i macchinari impiegati per la preparazione. Studiata per essere gustata anche a piccoli a pezzi, Fisarmoniche – fa sapere ancora l’azienda – è perfetta per l’inzuppo. Le sue caratteristiche strutturali e la ricetta rendono infatti l’inzuppo la modalità di consumo ideale, soddisfacendo le esigenze di tutti coloro che amano inzuppare merende o biscotti a colazione. Secondo studi condotti per conto della stessa azienda, almeno 6 italiani su 10 sono amanti dell’inzuppo e il loro identikit è multiforme, così come sono infinite le variabili: dal tipo di bevanda alla consistenza desiderata, fino alla durata dell’immersione. Ognuno, insomma, ha la propria idea di “inzuppo perfetto”.

La ricetta

Le nuove arrivate in casa Mulino Bianco coniugano cereali e cacao in un profilo il più possibile bilanciato, sono prive di additivi coloranti, conservanti e olio di palma, vantano il 35% di zuccheri in meno rispetto alla media delle merende più vendute in Italia (Fonte citata dall'azienda: Unione italiana food), con un significativo contributo di fibre (4%) e  un apporto calorico di 120 kcal/pezzo. La brioche è lievitata naturalmente con lievito madre, decorata da una glassa superficiale alla nocciola e farcita con una crema a base di latte fresco e cacao: una combinazione, quest’ultima, che rispecchia, secondo l’azienda, il gusto tradizionale della colazione all’italiana. Il prodotto, dalla preparazione dell’impasto al confezionamento, attraversa un iter produttivo lungo 400 metri, per un tempo di circa 6 ore.

Investiti oltre 30 milioni di euro in 3 anni nello stabilimento di Melfi

Fisarmoniche viene realizzata nello stabilimento di Melfi: un sito produttivo all’avanguardia nel panorama del centro Sud-Italia, situato a circa 60 chilometri da Potenza. Grazie agli importanti investimenti effettuati da Barilla – finalizzati, oltre che al miglioramento della qualità dei prodotti, alla sicurezza dei lavoratori e alla progressiva riduzione dell’impatto ambientale – negli ultimi 10 anni il risparmio di acqua è stato pari al 40%, quello di Co2 pari al 27%. In particolare, negli ultimi 3 anni, più di 30 milioni di euro sono stati investiti nell’innovazione e sostenibilità dei processi produttivi realizzati all’interno dello stabilimento, esteso su un’area di 202.000 metri quadri. Proprio a Melfi, nel 1986, sono nati gli arcinoti Tegolino e Soldino, autentiche icone degli anni Ottanta-Novanta, particolarmente care ai Millennials. Negli anni, la produzione si è arricchita con le fette biscottate, i flauti, i biscotti, il pan bauletto (immancabile, nelle sue versioni ‘cheap’, nelle dispense di ogni studente fuori sede che si rispetti), fino ai più recenti pancake, rendendo Melfi uno degli impianti produttivi più attivi e all’avanguardia del Sud Italia. Ogni giorno vengono effettuati più di 5.000 controlli di qualità sui prodotti finiti e 200 sulle materie prime. Complessivamente si contano 8 linee dedicate a 20 ricette differenti, con una capacità massima di 83.000 tonnellate/anno. A Melfi lavorano attualmente più di 350 dipendenti e, data l’importanza dei volumi produttivi, è rilevante anche l’indotto sul territorio.