Sabato 27 Luglio 2024

Msc pronto a salvare Wartsila: farà treni merci

Il colosso dello shipping Msc propone di costruire carri ferroviari a Trieste per coinvolgere gli esuberi di Wartsila e creare nuovi posti di lavoro. I sindacati chiedono un piano industriale concreto. Il ministero delle Imprese valuterà l'accordo. Msc è interessata al sito industriale di Wartsila. La politica vuole conoscere i dettagli del piano industriale.

Msc pronto a salvare Wartsila: farà treni merci

Msc pronto a salvare Wartsila: farà treni merci

Arriva la svolta nella vertenza Wartsila ed è targata Msc. Una soluzione chiavi in mano, annunciata a mezzo stampa per bocca del proprietario del Gruppo, Gianluigi Aponte. Il colosso dello shipping ha già le idee chiare: a Bagnoli della Rosandra (Trieste) si possono costruire carri ferroviari per aumentare il trasporto merci, coinvolgendo i 300 esuberi della multinazionale finlandese e magari anche creando nuovi posti di lavoro. L’accordo è già stato raggiunto, dice Aponte che guarda alle potanzialità dell’area industriale triestina: "È una bella struttura, che peraltro ci serve".

I sindacati per ora incassano cauti l’annuncio, ma chiedono di passare ai fatti, quello che conta, dicono le territoriali di Fim, Fiom e Uilm, "è il piano industriale". Di questa nuova ipotesi si parlerà quando al ministero delle Imprese e del Made in Italy sarà convocato il tavolo per l’accordo di programma con governo, Regione Fvg, categorie, sindacati e azienda, inizialmente convocato per oggi ma rinviato a data da destinarsi per consentire al ministero di valutare con attenzione la documentazione pervenuta.

Tra Msc e Wartsila "so che è in atto un’interlocuzione importante che noi seguiamo con grande attenzione – conferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso – perché riteniamo che il sito industriale di Wartsila sia strategico" per l’Italia. "Siamo ovviamente impegnati affinché queste interlocuzioni giungano in porto nel modo migliore possibile".

Di un ruolo di Msc nella vertenza Wartsila si era cominciato a parlare a fine 2023. Ieri l’annuncio ufficiale. I sindacati però vogliono vederci chiaro anche perchè, dopo la doccia fredda del luglio 2022, quando Wartsila annunciò la cessazione della produzione, e dopo i vari stop and go collegati alla vertenza, non c’è più margine per dubbi e incertezze, bisogna giocare a carte scoperte. "Non comprendiamo i motivi di un accordo tra Wartsila e Msc al di fuori del tavolo aperto al ministero", osserva Guglielmo Gambardella segretario nazionale Uilm. Interviene anche la politica: "Non stupisce l’interesse di Msc", puntualizza la dem Debora Serracchiani, ora "occorre conoscere i vari aspetti del piano industriale".

L’iniziativa di Msc si inquadrerebbe nel sistema industriale della compagnia con sede a Ginevra visto che il gruppo è azionista di riferimento di Medway, impresa ferroviaria che opera in Italia e in diversi paesi europei, e con la MedLog è leader nella logistica.

Giada Sancini