Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Chi era Jacques Delors, il papà dell’euro morto a 98 anni

Fu il presidente della Commissione europea per tre mandati consecutivi, caso finora unico. Sotto la sua guida venne istituito il mercato unico e furono firmati gli accordi di Schengen e soprattutto il Trattato di Maastricht, che istituì l'Unione europea e la moneta unica europea

Morto Jacques Delors

Roma, 27 dicembre 2023 – Jacques Delors, ex presidente della Commissione europea, padre dell'euro e figura della sinistra francese, è morto all'età di 98 anni, lo ha annunciato la figlia Martine Aubry.

"E' morto questa mattina nella sua casa di Parigi, nel sonno", ha detto il sindaco socialista di Lille. Favorito nei sondaggi, Jacques Delors deluse le speranze della sinistra rifiutando di candidarsi alle elezioni presidenziali del 1995, con una spettacolare rinuncia in televisione davanti a 13 milioni di spettatori.

Fu il presidente della Commissione europea per tre mandati consecutivi, caso finora unico. Sotto la sua guida venne istituito il mercato unico, venne riformata la politica agricola comune e furono firmati l'Atto unico europeo, gli accordi di Schengen e soprattutto il Trattato di Maastricht, che istituì l'Unione europea e la moneta unica europea, l'euro.

Ex ministro dell'Economia sotto Francois Mitterrand, dal 1981 al 1984, Jacques Delors deluse le speranze della sinistra rifiutando di candidarsi alle elezioni presidenziali del 1995, quando era favorito nei sondaggi, con una spettacolare rinuncia in televisione davanti a 13 milioni di spettatori. "Non ho rimpianti”, ma “non dico che avevo ragione”, aveva dichiarato a Le Point nel 2021.

Da Bruxelles, dove è rimasto alla guida della Commissione dal 1985 al 1995, Jacques Delors ha delineato i contorni dell'Europa contemporanea: la creazione del mercato unico, la firma degli accordi di Schengen, l'Atto unico europeo, il lancio del programma di scambio studentesco Erasmus, la riforma della Politica agricola comune e l'avvio dell'Unione economica e monetaria che porterà alla creazione dell'euro.

A marzo 2020, invitò i capi di Stato e di governo dell'Ue a mostrare maggiore solidarietà in un momento in cui stavano discutendo su una risposta comune alla pandemia di Covid-19. Con i suoi gruppi di riflessione, il "Club temoin” e “Notre Europe” (poi divenuto “Institut Jacques-Delors”, con sedi a Parigi, Bruxelles e Berlino), ha sostenuto a oltranza il rafforzamento del federalismo europeo, chiedendo maggiore “audacia” in tempi della Brexit e di attacchi da parte di “populisti di ogni genere”.

Il Presidente francese, Emmanuel Macron, ha reso omaggio all'"inesauribile artigiano della nostra Europa" che era l'ex presidente della Commissione europea Jacques Delors.

“Con la morte di Jacques Delors, l'Ue perde un gigante. Ultimo cittadino onorario d'Europa, ha lavorato instancabilmente, come presidente della Commissione europea e membro del Parlamento europeo, per un'Europa unita". Lo scrive su X la presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola. “Generazioni di europei continueranno a beneficiare della sua eredità”, aggiunge.

''Si è spento Jacques Delors, un protagonista cui la storia dell'integrazione europea deve molto. Da convinto federalista, da socialista, ha sempre spinto per un'Unione più politica, necessaria per mettere in comune risorse e competenze per affrontare sfide che non conoscono confini nazionali". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein. "Valeva quando Delors era Presidente della Commissione europea trent'anni fa e vale ancora di più oggi. Ci vorrà tutto il nostro impegno per non far tornare l'Europa indietro, sulla pericolosa strada degli egoismi nazionali che nel nostro continente hanno prodotto solo guerre e più diseguaglianze".

"Provo un sincero a grande dolore per la scomparsa di Jacques Delors, straordinario Presidente della Commissione Europea. Delors è stato un protagonista della storia dell'Europa che egli ha saputo guidare nella stagione della sua costruzione, operando con Kohl e Mitterrand in un clima di profonda intesa tra Francia e Germania". Lo afferma Romano Prodi. "Ho sempre nutrito nei suoi confronti una profondissima stima e un'autentica amicizia e quando fui indicato come Presidente della Commissione Europea ho avuto in lui non solo un amico, ma un prezioso consigliere. Ripensando al suo operato - prosegue Prodi - provo un forte rimpianto per quegli anni cosi' importanti poiché le condizioni di oggi sono profondamente mutate e ci troviamo dinanzi ad una drammatica frammentazione. Oggi abbiamo perso un testimone della migliore storia europea che ci lascia un grande insegnamento: la ricerca dell'unita', la sola che ci consentira' di realizzare in modo compiuto il grande sogno europeo. Il mio pensiero commosso - conclude - va alla sua famiglia e ai suoi cari".

"Con la scomparsa di Jacques Delors l'Europa tutta perde uno dei principali artefici degli storici progressi compiuti alla fine dello scorso secolo dal processo di integrazione europea, culminati con la firma del Trattato di Maastricht e la nascita della moneta unica". Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron. "Figura eminente della vita politica francese – aggiunge –, in qualità di Presidente della Commissione Europea Jacques Delors ha rappresentato un modello di europeismo sensibile a valori essenziali come la solidarietà, capace di portare avanti con razionalità e con passione grandi progetti che potessero unire e far progredire la costruzione comunitaria. Nel ricordarne il contributo fondamentale, desidero porgere a Lei, al popolo francese e alla famiglia Delors le più sincere condoglianze del popolo italiano e mie personali".