Martedì 4 Marzo 2025
SIMONE ARMINIO
SIMONE ARMINIO
Money Vibez

“Il talento senza impegno è inutile”. Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e consiglieri d’amministrazione di Menarini group, si raccontano a Money Vibez Stories

I fratelli Aleotti ripercorrono la storia e le sfide dell’azienda di famiglia, leader mondiale nel settore farmaceutico, e condividono i valori ereditati dal padre Alberto Sergio

Lucia e Alberto Giovanni Aleotti sono protagonisti della puntata di Money Vibez Stories, il vodcast di Qn – Quotidiano Nazionale dedicato ai protagonisti dell’imprenditoria italiana disponibile sul sito e sui social di Qn. Intervistati dalla direttrice di, Agnese Pini, i due imprenditori hanno ripercorso la storia e raccontato le sfide di Menarini Group attraverso la loro attività. 

Lucia e Alberto Giovanni Aleotti hanno scelto di realizzare l'intervista nell'ufficio che fu del padre Alberto Sergio e che oggi non è occupato da nessuno. Sul muro campeggia un suo ritratto, contornato dalle sue massime. “Abbiamo realizzato una sala riunioni dove incontrare le persone e lasciato la sua stanza così come lui l'ha lasciata - spiegano -. Nostro padre ormai è mancato da molti anni ma ha lasciato alcuni principi che sono entrati proprio nel nostro Dna e che cerchiamo di trasmettere a tutte le persone che lavorano all'interno dell'azienda”.

Frasi come “Il talento senza impegno è inutile”. D’altronde, spiegano Lucia e Alberto Giovanni: “tante volte si dice che una persona è bravissima e talentuosa, ma nostro padre ci ha insegnato che chi è talentuoso ma non si è impegna viene superato da chi ha più fame. Menarini group è presente oggi in 140 Paesi, con 17mila dipendenti e fattura 4.6 miliardi di euro, con 9 centri di sviluppo e 18 stabilimenti.

Ma nonostante ciò “ci sentiamo una piccola azienda, e come tale siamo cresciuti, step dopo step, capendo quando era arrivato il tempo di crescere in un Paese o in un settore sulla base delle nostre capacità del momento”. Spazio anche per la scelta di affidare la guida dell'azienda a un ad esterno (“un percorso lungo e difficile, per trovare la persona giusta e che potesse dare reale valore aggiunto all'azienda”) e sul rapporto familiare: (“Competizione tra noi? Non c'è mai stata. Siamo cresciuti sentendoci una cosa sola e sapendo che l'azienda fosse un bene superiore anche ai nostri percorsi”)