Eni ha valorizzato asset strategici esistenti destinati alla dismissione salvaguardando aree industriali e favorendone una maggiore sostenibilità economica e sociale: è il caso delle bioraffinerie di Venezia e Gela. La struttura di Venezia, a Porto Marghera, è la prima al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria per la produzione di biocarburanti idrogenati ottenuti da materie prime biogeniche; è in esercizio dal 2014. Dal 2019 Eni ha inoltre avviato la bioraffineria di Gela. A fine 2022 Eni ha escluso l’olio di palma come carica alle bioraffinerie di Venezia e Gela: entrambi i siti sono oggi alimentati (circa 98%) da materie prime di scarto, come oli esausti da cucina, grassi animali e residui dell’industria agroalimentare per produrre biocarburanti, HVO diesel, bio-GPL, bio-jet e di bio-nafta per la filiera della chimica.
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