di Marina Santin
Nel settore dei trasporti, quello refrigerato occupa una quota sempre più significativa. "Questo – spiega Germano Gaudenzi, ex manager di grandi società specializzate nel noleggio di veicoli commerciali e presidente della società di consulenza Automotive Management Team – perché c’è una sempre maggiore esigenza di proteggere le merci deperibili fino a destinazione e di un trasporto a temperature controllate. La connessione strategica tra questo tipo di distribuzione e la mobilità, che viene definita mercato della ’catena del freddo’, che riguarda i surgelati e il settore farmaceutico, e della ’catena del fresco da banco’, ovvero i prodotti alimentari, è sempre più evidente ed esige mezzi che assicurino anche il controllo termico durante tutto il trasporto".
D’obbligo che rispondano a precisi requisiti.
"Quelli richiesti dalla normativa internazionale ATP (Accord Transport Perissable), che descrive le caratteristiche dei due tipi principali di furgoni, gli isotermici e i refrigerati".
Che hanno caratteristiche diverse.
"Quelli isotermici hanno un cassone rettangolare termicamente isolato montato sul telaio del mezzo e possono diventare un veicolo frigorifero se dotati un ’gruppo frigorifero’. Quelli refrigerati, invece, hanno piastre eutettiche o altre apparecchiature che mantengono la temperatura sotto i -20°".
Scelto il veicolo, il trasportatore deve attenersi alle norme che regolano il settore del food (compresi catering, consegna a negozi o a domicilio, attività agricole) e quello farmaceutico.
"In ambito alimentare, la normativa copre tutti gli aspetti relativi all’ottimale conservazione del prodotto lungo l’intera filiera: dalla temperatura, le cui condizioni sono descritte nella norma ISO 9001:2008, all’osservanza del Dl. 193/2007, relativo ai controlli in materia di sicurezza alimentare, fino al manuale di autocontrollo e registrazione della temperatura nelle varie fasi della filiera (HACCP). Nel settore farmaceutico, la Circolare 2 del 13/1/2000 del Ministero della Salute obbliga gli operatori, inclusi i trasportatori, alla conservazione dei medicinali alla temperatura indicata sulle confezioni".
Esigenze specifiche di trasporto, percorsi lunghi o frequenti, stagionalità delle merci, sono i principali fattori che hanno determinato un’altra peculiarità del trasporto refrigerato: il noleggio.
"Le aziende si rivolgono alle società di noleggio perchè cercano una maggiore elasticità nell’uso dei mezzi. Due infatti, i principali servizi offerti: il noleggio a lungo termine, che sostituisce la proprietà e generalmente dura 4-5 anni con una garanzia di circa 200-250.000 km, e quello a breve termine o stagionale. Un altro motivo, è l’esigenza di avere il mezzo sempre disponibile. Per questo le società di noleggio garantiscono il servizio di sostituzione in caso di fermo tecnico".
A noleggio si può avere un veicolo su misura?
"Se non ha il mezzo in flotta, la società di noleggio può allestirne uno secondo le richieste del cliente".