Imponente, Diesel e pratica. Ribalta la frittata Kia Sorento, il poderoso Suv coreano che per il restyling della quarta serie rimette in pista il quasi giubilato – per motivazioni sostanzialmente ideologiche – motore a gasolio. Sarà anche elettrificata, ci mancherebbe, ma nel Segmento D (grandi Suv), quello di Sorento che è lungo 4,82 metri, il Diesel pesa per il 57 per cento delle immatricolazioni in Italia, un dato che non si può certo ignorare.
L’auto continuerà a essere proposta full hybrid da 215 cv e plug-in hybrid da 258 cv con batteria da 13,8 kWh per 57 km di autonomia elettrica. Ma il pezzo forte sarà il Diesel 4 cilindri a gasolio di 2.2 litri da 194 cv e 450 Nm di coppia, disponibile a trazione anteriore o integrale e con cambio automatico a otto marce a doppia frizione. Kia Sorento mette sul piatto stile esterno e interno completamente rinnovati. Risalta il frontale, ispirato all’ammiraglia elettrica EV9 che tanto è piaciuta al grande pubblico per il suo design.
Sorento è squadrato e imponente, con gruppi ottici a led verticali, a contrasto con linee orizzontali, e una poderosa griglia. I 7 posti sono di serie su tutti gli allestimenti, Business, Style ed Evolution. In abitacolo risalta il grande elemento curvo nella parte alta della plancia e nelle versioni top offre due schermi da 12,3 pollici. Sorento parte dai 47.350 euro per la Diesel 2WD. Curata e ospitale, la capacità del bagagliaio è di 813 litri con 5 persone a bordo, 179 con 7 e 1.906 con le ultime due file ripiegate.
Il contesto virtuoso è vidimato dal comportamento stradale coerente con le scelte del brand. Nella nostra prova su strada Sorento con il 2.2 Diesel 4x4 ha mostrato notevoli doti, nonostante una massa non indifferente, 1.929 kg. Il cambio automatico lavora bene e segue con facilità le impennate del motore. Le riprese sono pronte, con un consumo tra i 15 e i 16 km/litro. Con 67 litri di serbatoio i 1.000 km con un pieno sono un obiettivo reale.