Utilizzare, secondo il principio della neutralità tecnologica, tutte le soluzioni e i vettori energetici disponibili. È questa la strategia di Eni per raggiungere con successo la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Tra questi vettori energetici, i biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrogenato), hanno un ruolo fondamentale perché possono dare un contributo immediato alla riduzione delle emissioni (calcolate lungo l’intera catena del valore) del settore dei trasporti non solo su strada, ma anche per il trasporto aereo, marittimo e ferroviario, in quanto già oggi sono disponibili e utilizzano le infrastrutture esistenti.
A livello globale, le stime prevedono che la domanda di biocarburanti idrogenati aumenterà del 65% nel periodo 2024-2028 (Report IEA Renewables 2023, Main Case, Analysis and forecast to 2028). A livello europeo, la maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea ha già stabilito aumenti annuali degli obiettivi di miscelazione dei biocarburanti a partire dal 2024, come parte degli obblighi previsti dalla direttiva RED II. Ulteriori aumenti sono previsti a fronte dell’attuazione della RED III e, a partire dal 2025, degli obblighi della ReFuelEU per il settore dell’aviazione.
I biocarburanti al momento costituiscono un’alternativa concreta per contribuire alla decarbonizzazione del trasporto aereo e della marina. Oggi Eni commercializza il JET A1+Eni Biojet, realizzato nella raffineria di Livorno distillando le bio-componenti prodotte nella bioraffineria di Gela grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining™. L’Eni Biojet è il SAF (Sustainable Aviation Fuel) che contiene il 100% di componente biogenica ed è idoneo ad essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale fino al 50%. Enilive ha l’obiettivo di aumentare la produzione di 300mila tonnellate/anno di Eni Biojet al 2025 e di aumentare l’opzionalità della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro il 2026 con un potenziale raddoppio entro il 2030 anche grazie all’impianto in costruzione nella bioraffineria di Gela che sarà operativo dalla fine del 2024.
Il regolamento (UE) 2023/2405 stabilisce che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che tutto il carburante per l’aviazione messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’Unione Europea contenga quote minime di ’carburante sostenibile per l’aviazione’ (dall’inglese SAF, ’Sustainable Aviation Fuel’) in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo di SAF dal primo gennaio 2025 e un incremento della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045) fino a raggiungere il 70% dal 2050. Nell’ambito del trasporto aereo Eni ha siglato accordi con ITA, DHL, Kenya Airways, Ryanair, Poste Italiane e Volotea. Nel 2023 Enilive ha sottoscritto accordi anche per la fornitura di biocarburanti per la marina.
Con il Gruppo Azimut-Benetti ha sottoscritto il primo accordo relativo all’industria dello yachting finalizzato alla decarbonizzazione del settore della nautica da diporto per la fornitura e utilizzo di HVOlution. Con la multinazionale di ispezione, certificazione e consulenza ingegneristica RINA, Eni ha firmato un accordo con l’obiettivo di sviluppare iniziative congiunte per contribuire al processo di transizione energetica e decarbonizzazione delle rispettive attività con particolare attenzione al settore del trasporto navale: l’accordo prevede il coinvolgimento delle due aziende per sviluppare l’utilizzo nel settore navale di biocarburante HVO e di altri vettori energetici, come ad esempio idrogeno e ammoniaca ’blu’ o ’verde’ provenienti da materie prime biogeniche, rinnovabili o di scarto.
Eni, Fincantieri e RINA hanno anche firmato un accordo per sviluppare progettualità comuni per soluzioni di decarbonizzazione per il settore marittimo nel medio- lungo periodo. Eni, insieme alle associazioni degli armatori, dal 2023 ha avviato il progetto ’La rotta verso il net zero. Insieme per decarbonizzare il settore marittimo’ che ha portato alla realizzazione di una roadmap di decarbonizzazione, con obiettivi di breve e medio termine per consentire agli armatori di rispondere ai target del Regolamento FuelEU Maritime, all’International Maritime Organization (IMO), all’Emission Trading System (ETS) ed agli altri ulteriori adempimenti.