di Francesco ForniRenault allarga, nei numeri e nella sostanza, la sua gamma Suv elettrificati con il nuovo Symbioz, una ’ruote alte’ che si posiziona nel segmento C, cruciale nel mercato europeo. Spicca per l’abitabilità interna e l’efficienza del powertrain ibrido. Settimo sigillo della Casa tra i crossover, Symbioz si unisce a Megane, Scenic, Austral, Espace, Arkana e Rafale. Presentandosi con dimensioni compatte, 4,41 metri di lunghezza, posizionandosi tra Captur e Austral. L’abitacolo offre un’ottima abitabilità per cinque persone, con la seconda fila di sedili scorrevole individualmente per 16 centimetri.
Questa soluzione permette di regolare lo spazio a disposizione dei passeggeri e la capacità del bagagliaio, che raggiunge 624 litri con i sedili posteriori in posizione normale e 1.582 litri con i sedili abbassati.All’interno, spiccano il touchscreen verticale da 10,4 pollici di serie su tutte le versioni e la strumentazione digitale da 10,3 pollici. Il sistema multimediale OpenR Link integra Google, Google Maps e Google Assistant, offrendo un’esperienza intuitiva e connessa. Il Symbioz sarà disponibile nel corso dell’anno anche con due motorizzazioni mild hybrid. È già sul mercato con la versione full hybrid da 145 cavalli, composta da un motore 1.6 aspirato a benzina da 94 cavalli e un motore elettrico da 49 cavalli. Uno dei cavalli di battaglia di Renault.
Il cambio robotizzato, senza sincronizzatori, prevede 4 marce per la modalità ibrida e 2 per quella elettrica. La batteria da 1,2 kWh consente di viaggiare in molte situazioni a zero emissioni. Un secondo motore elettrico da 24 cavalli funge da motorino di avviamento e da sincronizzatore. Su strada Symbioz E-Tech full hybrid conferma la vocazione al comfort e all’efficienza. L’insonorizzazione è buona, e il powertrain ibrido si è rivelato molto efficace, consentendo di circolare in città per oltre la metà del tempo in modalità elettrica.
Anche nell’extraurbano, il gruppo motopropulsore full hybrid funziona bene, garantendo un consumo medio dichiarato di 4,7 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 105 g/km. L’autonomia teorica del Symbioz raggiunge i 1.000 km. Durante la prova, si è registrata una percorrenza media di 18,9 km/litro, con un serbatoio da 48 litri, il che si traduce in un’autonomia reale di oltre 900 chilometri.
Lo sterzo è leggero, l’assetto votato all’agio di guidatore e passeggeri, ma con un brio in accelerazione (0-100 km/h in 10,6 secondi) che non è scontato per un veicolo ibrido. L’agilità è buona, grazie anche al peso contenuto di 1.423 kg, che contribuisce all’efficienza generale. Con un’altezza da terra di 16,9 centimetri, il Symbioz può affrontare con disinvoltura percorsi fuoristrada leggeri. A richiesta, è disponibile la funzione Extended Grip, che ottimizza la trazione sui fondi a bassa aderenza.