Mercoledì 20 Novembre 2024

Procida e il suo porto turistico. Accoglienza sostenibile a cinque stelle

L'imprenditore Antonio Schiano ha trasformato la baia di Chiaiolella a Procida in un porto turistico di successo, premiato per la sostenibilità e l'impegno ambientale, con una visione aziendale improntata alla valorizzazione del territorio.

Procida e il suo porto turistico. Accoglienza sostenibile a cinque stelle

L'imprenditore Antonio Schiano ha trasformato la baia di Chiaiolella a Procida in un porto turistico di successo, premiato per la sostenibilità e l'impegno ambientale, con una visione aziendale improntata alla valorizzazione del territorio.

Congiunzione astrale? Certo. Ma anche piglio e voglia di non accontentarsi, come è normale rintracciare in un autentico ’Homo Faber’, una di quelle persone convinte che le parole abbiano il loro peso, ma che le scelte e le decisioni ne abbiano anche di più. Per Antonio Schiano era stato proprio così. Marittimo per una vita come tanti suoi compaesani di Procida, aveva poi intuito che ospitare le imbarcazioni da diporto nella splendida baia naturale della Chiaiolella poteva essere un modo saggio per contribuire allo sviluppo della sua amata isola, ovviamente nell’assoluto rispetto di quella meraviglia del Golfo di Napoli che aveva incantato cineasti, registi, attori e scrittori di mezzo mondo. Detto e fatto.

Sono passati trent’anni da allora e il suo piccolo capolavoro imprenditoriale – lo Yachting Santa Margherita – è lì da vedere: quello che all’epoca si presentava come la prima struttura di ormeggio sulla questo cammeo al largo di Napoli ha poi preso i connotati di un vero e proprio porto turistico, peraltro tra i più apprezzati della costa campana. Con due moli a fare da protezione; un pontile a forma di ’T’ eretto su palafitte piantate sul fondale ad assicurare l’accoglienza di non meno di 80 imbarcazioni a vela e a motore, anche di grandi dimensioni e una gamma di servizi per armatori e skipper degna di quello che nel frattempo, esattamente 5 anni fa, si è strutturato come Marina Resort elevando gli standard qualitativi di hospitality, rintracciabili in attività di assistenza e ristorazione oggi ampiamente richieste e apprezzate dalla clientela nazionale e internazionale. Un dinamismo sempre coerente con la linea fortemente ’ambientale’ decisa già inizialmente da Antonio Schiano che a 80 anni è sempre presente e resta il ’papà nobile’ del ’Santa Margherita’, filosofia imprenditoriale condivisa dai figli Gianluca e Daniela e dal consulente (e genero) Gianluca Capodanno.

Come rivelano i diversi riconoscimenti concessi a questo scalo nautico insignito tra i pochi ’Approdi Bandiera Blu’ del Napoletano (assieme a Pozzuoli e Capri) ma anche premiato durante il recente Festival del Cinema di Procida come realtà di spicco per la sostenibilità. Impegno green certificato anche dall’accoglienza che lo Yachting Santa Margherita ha assicurato alla Ong francese ’Plastic free’ durante i suoi viaggi per promuovere la tutela dei mari anche attraverso il rilevamento dei loro livelli di inquinamento.

E imprinting che nel tempo è diventato quasi identitario. Lo conferma la sintassi comunicativa della proprietà di questo porto turistico sempre disponibile ad offrire ai diportisti informazioni e dettagli sulle meraviglie delle vicinissime ’Riserva Naturale Statale Isola di Vivara’ e ’Area Marina Protetta Regno di Nettuno’. Con tanto di dichiarata visione aziendale: "Desideriamo restituire al territorio che ci ospita una parte dei nostri profitti".

Giusto per ribadire un concetto del resto già intuibile nel fascino di questo gioiello delle Flegree celebrato da Massimo Troisi con il suo film-capolavoro ’Il Postino’ e da Elsa Morante con il romanzo ’L’isola di Arturo’: in acqua o sulla terra ferma, Procida è sempre e comunque un mondo a parte.