Martedì 28 Gennaio 2025

"Prezzo e qualità. Così Bigster vincerà la sfida"

Dacia presenta Bigster al Salone di Parigi: il nuovo Suv punta al segmento C con qualità e prezzo competitivi. Intervista al general manager Dacia Italia.

Dacia presenta Bigster al Salone di Parigi: il nuovo Suv punta al segmento C con qualità e prezzo competitivi. Intervista al general manager Dacia Italia.

Dacia presenta Bigster al Salone di Parigi: il nuovo Suv punta al segmento C con qualità e prezzo competitivi. Intervista al general manager Dacia Italia.

Al Salone di Parigi Dacia apre un nuovo capitolo della sua storia. Con Bigster tenta l’assalto al segmento C, uno dei più contesi e redditizi del mercato. Ne parliamo con Guido Tocci, general manager di Dacia Italia.

Con Bigster affrontate un mondo tutto nuovo per Dacia, perché questa scelta?

"Con il nostro primo grande Suv entriamo nel segmento più importante d’Europa per immagine, volumi e redditività. Quando si parla di ’Best Value for money’ Dacia si mette sempre in prima fila perché ci piace offrire la miglior qualità possibile al giusto prezzo".

Perché in un segmento così affollato il consumatore dovrebbe scegliere proprio Bigster?

"Puntiamo a una clientela del tutto diversa da quella di Sandero e Duster e per questo abbiamo alzato il livello di qualità, Da un sondaggio fatto con un robusto campione di clienti del segmento C abbiamo capito che alcuni dettagli erano imprescindibili per avere mercato e cedibilità".

Può fare qualche esempio?

"Il portellone posteriore che si apre anche a distanza, il sedile di guida con comandi elettrici, il tetto panoramico apribile, il clima bizona. Questi sono tutti elementi che Dacia non aveva sviluppato sulle auto prodotte in precedenza".

Se l’estetica e la ricchezza dell’equipaggiamento avranno un peso, il ruolo decisivo però lo giocherà il prezzo...

"E quello sarà un altro punto di forza per noi. La redditività del segmento C è nei numeri, perchè ben sei Suv su otto appartengono a questa fascia di mercato. Nel giro di pochi anni il prezzo medio dei concorrenti è passato da 29.000 euro a 38.000. Ecco perchè la nostra può essere un’offerta vincente. Il Bigster mild-hybrid costerà sotto i 25 mila euro e il full-hybrid sotto i 30 mila. Il tutto con la certezza di offrire un prodotto molto competitivo. E non dimentichiamo la nuova frontiera che è la motorizzazione bifuel (benzina/Gpl) sposata a un motorino elettrico 48 V. Una tecnologia che con i serbatoi pieni assicura una percorrenza di 1400 km".

Solidità, robustezza, prezzo. Bigster sembra avere tutto per essere un prodotto di conquista...

"E noi puntiamo decisamente a esplorare un nuovo parco clienti. A questo scopo stiamo lavorando anche sulla formazione della forza vendita. I concessionari vengono debitamente istruiti perché si troveranno alle prese con un prodotto diverso con un forte Dna Dacia ma con una ricchezza di equipaggiamento tutta nuova. E anche le richieste e le domande dei clienti andranno affrontate da un altro angolo visuale".

Il ceo di Dacia Le Vot annuncia una Sandero elettrica solo nel 2027, perché tanta prudenza nella svolta verde?

"Nel mercato dell’elettrico abbiamo un prodotto competitivo come la Spring, che ha appena subìto un importante restyling. Sandero deriverà le sue tecnologie dalla nuova Renault Twingo e proporrà una sua intepretazione dell’eletrico in chiave Dacia. Fino a oggi l’87% della redditività per il marchio arriva da motori termici o Gpl ma il cammino verso l’elettrico è ben avviato con le motorizzazioni ibride. Saremo pronti al momento giusto".