Martedì 16 Luglio 2024

Nuova Frontera: "Opel firma la sfida globale"

Opel presenta il nuovo B Suv Frontera a Istanbul, completando la gamma elettrica. Con design solido e autonomia fino a 400 km, punta a conquistare il mercato tedesco e internazionale. CEO e marketing sottolineano l'importanza del nome e del prezzo per attrarre i consumatori.

di Giuseppe Tassi

Una nuova Frontera. Opel completa la gamma elettrica presentando a Istanbul il suo ultimo B Suv. Frontera prende il posto di Crossland, arrivato a fine corsa, e recupera un nome prestigioso, che ha fatto la storia del marchio tedesco con il robusto e squadrato fuoristrada apparso sul mercato nel 1991. La Frontera di oggi è un crossover a trazione anteriore lungo 4,38 metri che si colloca nello stesso segmento della più sportiva Mokka (4,15 metri) e un gradino sotto, per spaziosità, alla nuova Grandland (4,68). Si completa così la famiglia dei Suv Opel con un’auto destinata alle famiglie (esiste anche una versione a 7 posti).

Tedesca nella progettazione e nel feeling di guida, Frontera elettrica annuncia due livelli di autonomia (300 e 400 km) e un prezzo allettante per il mercato tedesco: 29mila euro. Ne costerà 5 mila di meno la versione ibrida 48 Volt, alimentata da un motore benzina 1.2. Per chi ama propulsori più potenti ecco la Frontera GS, sempre ibrida, con un benzina turbo 1.5.

Design solido e leggermente squadrato, interni ampi e comodi con due grandi display digitali sul cruscotto, il Suv tedesco offre un bagagliaio da 420 litri che diventano 1600 reclinando i sedili posteriori. Il Ceo Opel Florian Huettl presenta con orgoglio la nuova creatura, ritagliandole un ruolo centrale negli obiettivi del marchio: "Frontera è un modello importante nelle nostre strategie perché completa la gamma elettrica del brand e indica la strada del futuro. È un’auto versatile, spaziosa, perfetta per la famiglia e con un prezzo accessibile. Si colloca nel segmento di B Suv, il più richiesto dal grande pubblico, e ci garantirà numeri importanti e clienti di conquista".

Il design squadrato la differenzia dal resto della gamma.

"In realtà c’è un’armonia, un denominatore comune tra i nostri modelli che si adatta ai diversi body style. Qui cerchiamo più l’impressione di robustezza, di spazio e versatilità ed è ovvio che ci sia qualche citazione della vecchia Frontera".

La strategia elettrica è una scelta definitiva?

"Per Opel sicuramente. Sul lungo termine non abbiamo alcun dubbio, l’auto del futuro sarà a elettroni. Lungo il cammino, la piattaforma multienergia ci aiuta a produrre anche modelli ibridi o termici. Se l’auto piace, poi è il cliente a scegliere la motorizzazione. Noi cerchiamo di produrre modelli allettanti e a prezzi accessibili".

Nel gruoppo Stellantis quale è la cifra che caratterizza Opel?

"Quella di essere l’unico marchio tedesco e di offrire particolarità solo nostre: sospensioni più rigide e sterzo diretto per un feeling di guida immediato, fari a matrici di Led su tutte le vetture, sedili ergonomici. Così i clienti ci riconoscono".

Su quali mercati proverà a imporsi Frontera lo racconta il capo del marketing Opel, Rebecca Reinermann: "Germania e Gran Bretagna – afferma – sono da sempre il nostro punto di forza perché giochiamo in casa. E anche in Italia, dove c’è una rete di vendita molto forte, la percezione del brand è importante. Ma nel 2023 siamo cresciuti del 62% fuori dal continente e la Turchia è fra i Paesi emergenti per ll mondo Opel. Non è un caso se siamo venuti a Istanbul per presentare Frontera".

Ma nella scelta del nome e del prezzo della vettura che ruolo gioca il marketing? "Un ruolo centrale – risponde Rebecca Reinermann – perché il nome è fondamentale per trasmettere un messaggio preciso ai consumatori. E il prezzo diventa l’elemento chiave per intercettare anche una clientela nuova. In entrambe le scelte con Frontera crediamo di avere fatto centro".