Martedì 17 Settembre 2024

Monza, il Tridente e una rocambolesca 500 Miglia brianzola

Il ritorno della Formula Uno a Monza riaccende il legame tra il circuito e la Maserati, ricordando la storica 500 Miglia del 1958 con Stirling Moss al volante e la sponsorizzazione di Eldorado. Un capitolo affascinante della storia automobilistica italiana che rischiava di perdersi, ma fu salvato da Umberto Panini.

Monza, il Tridente e una rocambolesca 500 Miglia brianzola

Il ritorno della Formula Uno a Monza riaccende il legame tra il circuito e la Maserati, ricordando la storica 500 Miglia del 1958 con Stirling Moss al volante e la sponsorizzazione di Eldorado. Un capitolo affascinante della storia automobilistica italiana che rischiava di perdersi, ma fu salvato da Umberto Panini.

di Leo Turrini

Domenica 1 settembre, la Formula Uno torna a Monza.

E Monza significa Ferrari, per un’infinità ragioni. Ci fu un tempo, però, in cui il Tempio brianzolo della Velocità coincideva anche con le glorie di un altro prestigioso marchio italiano, la Maserati! È bello parlarne qui e ora, coltivando la speranza che il Tridente sia in grado di garantirsi un futuro all’altezza della tradizione. In versione elettrica, ibrida o endotermica la Maserati appartiene al patrimonio delle emozioni collettive. Sarebbe un dispiacere essere costretti ad accettarne l’eutanasia industriale! Dicevo di Monza e del Tridente. Tra le tante avventure che potrei sottrarre all’oblio, ne ho scelta una del 1958. Quell’anno il circuito ospitò una rocambolesca 500 Miglia all’italiana. E Maserati iscrisse una vettura realizzata appositamente per l’evento. Due le chicche: al volante c’era l’asso britannico Stirling Moss. Inoltre per la prima volta una auto da corsa era… sponsorizzata: da una famosa fabbrica di gelati dell’epoca, Eldorado. Tecnicamente, l’ingegner Giulio Alfieri realizzò un gioiello. Il motore, derivato dall’otto cilindri che aveva già equipaggiato le 450S, aveva una cilindrata ridotta a 4,2 litri e sviluppava una potenza massima di di 410 CV a 8000 giri. Purtroppo un incidente non consentì a Moss di concludere la 500 Miglia di Monza. E questa vicenda ha una coda romantica. Quando Maserati precipitò nel buco nero della crisi, la Eldorado, insieme a tanti altri capolavori del Tridente, doveva essere battuta all’asta a Londra. Chissà dove sarebbe andata a finire. Fu Umberto Panini, uno dei fratelli modenesi delle Figurine, a scongiurare la dispersione del tesoro. Comprò tutto e salvò il Mito. Eldorado di Monza compresa. Che rimase a Modena per sempre.