Domenica 23 Febbraio 2025

Marina di Ragusa. L’approdo sicuro nel bel mezzo del Mediterraneo

Scopri come Marina di Ragusa si è trasformata in un porto turistico di eccellenza, grazie a investimenti e visione lungimirante.

Scopri come Marina di Ragusa si è trasformata in un porto turistico di eccellenza, grazie a investimenti e visione lungimirante.

Scopri come Marina di Ragusa si è trasformata in un porto turistico di eccellenza, grazie a investimenti e visione lungimirante.

di Paolo Galliani Congiunzione astrale? Difficile pensare che non esista quando arrivi a Marina di Ragusa e una serie di combinazioni favorevoli sgomitano per farsi notare: la vicinanza geografica con l’antica e mirabile Ibla; la prossimità con località che si sono ritagliate un posto di rilievo nell’immaginario collettivo come Modica, come Scicli, come Punta Secca notoriamente utilizzata come location per la fortunata serie tv sul Commissario Montalbano. E l’atmosfera cinematografica che si respira in questa graziosa località di mare, scelta da Gianni Amelio nel ’92 per le scene finali del suo commovente ’Ladro di bambini’.

Insomma, una piccola meraviglia della costa siciliana. In effetti, il contesto aiuta. Ed è quasi un’ovvietà davanti a quella che si rivela come un’accreditata realtà della nautica da diporto, anche grazie alla gestione del porto ragusano da parte di Paul Gauci, imprenditore notissimo nel settore della grande distribuzione a Malta, disponibile a stanziare importanti risorse per esaltare il suo enorme potenziale turistico. Come dire: solidi investimenti ma anche visione lungimirante.

E i risultati sono già evidenti in questa località amatissima dagli armatori e dai diportisti europei, specie scandinavi, britannici, olandesi, maltesi e francesi, attirati dai servizi di un porto full service attrezzato – conferma il direttore generale Salvatore Zocco – per offrire non meno di 700 posti barca, per ospitare piccole imbarcazioni ma anche yacht fino a 55 metri e per assicurare ormeggio, manutenzione e rimessaggio in un ampio cantiere per il refitting in grado di contare su un’affidabile manodopera specializzata.

Una piacevole sorpresa. E fa specie pensare che tutto sia nato grazie all’ostinata passione per il mare di Nello Dipasquale, un ragusano 16enne che una mattina aveva ritrovato il proprio gommone completamente distrutto, finito contro gli scogli a seguito di una rovinosa notte di scirocco. Rabbia. Ma anche voglia di fare qualcosa per metabolizzare il dispiacere. "Perché non creare un’area attrezzata dove le imbarcazioni possano trovare rifugio?", aveva ripetuto a parenti e conoscenti.

Anni dopo, il 1994 avrebbe segnato il suo debutto nella vita amministrativa e politica locale, riuscendo a raccogliere consenso ma anche interesse attorno a quel progetto, ambizioso quanto promettente: dotare Ragusa di un vero e proprio porto turistico. Quello che oggi in tanti considerano tra i più esperienziali dell’intera Sicilia.

Certamente i numerosi diportisti stranieri che ogni anno scelgono di svernare a Ragusa con le loro famiglie e di viverla come città di adozione. Ma anche i tanti ragusani che amano passeggiare lungo le promenade ciclopedonali attorno alla zona portuale e a frequentare le boutique, i ristoranti e i lounge bar che punteggiano il molo di Levante, contribuendo a fare della bella cittadella nautica un accogliente esempio di hospitality.

Vocazione peraltro destinata a lievitare nel prossimo futuro. In effetti viene data per vicina l’apertura di una regolare rotta marittima e commerciale tra la bella località siciliana e Malta potendo contare su un catamarano in grado di ospitare a bordo oltre 400 passeggeri e decine di vetture. Obiettivo: fare di Marina di Ragusa il ’gate’ naturale per l’Isola dei Cavalieri. E il nuovo, autentico hub del Mediterraneo.