di Giuseppe
Tassi
Seduto sulla Renault 4 con Macron. E poi al centro dello stand per presentare nuovi modelli e difendere la centralità dell’Europa nel mercato dell’auto. Luca de Meo si è dato una missione che va aldilà degli interessi del suo gruppo. Dal palcoscenico del Salone di Parigi, il Mondial de l’auto, il ceo di Renault Group riafferma il suo ruolo di coscienza critica dell’auto europea, schiacciata fra le incalzanti normative sull’elettrico e la concorrenza dei gruppi cinesi, sempre più presenti e aggressivi sui nostri mercati.
Il manager italiano ha idee chiarissime su come combattere la battaglia. Il primo punto è cercare alleanze fra le Case produttrici europee, costruire un modello stile Airbus per realizzare piccole auto elettriche ma anche gigafactory comuni dove produrre batterie e tecnologie per le vetture a impatto zero. Un traguardo da conseguire in fretta prima che le auto cinesi (oggi assestate sul 3% di quota in Europa) moltiplichino le loro risorse.
L’obiettivo è quello di produrre vetture di piccola taglia, con batterie e peso ridotto, per limitare il prezzo e renderle appetibili sul mercato. Renault, che presto lancerà la nuova Twingo, con prezzo sotto i 20 mila euro, indica una strada che è fatta di agilità e flessibilità. Quella che manca a grandi gruppi come Stellantis e Volkswagen.
Su questo binario virtuoso, Renault sta moltiplicando la sua gamma per offrire alternative di motorizzazione ai clienti, pescando linee e suggestioni del passato ma proiettandole in un futuro elettrificato. Con senso pratico ed occhio sempre rivolto a chi deve acquistare l’auto in questa difficile era di transizione.