Novità in arrivo per la sicurezza dei guidatori che troppo spesso si mettono alla guida nonostante la stanchezza o presi dalla sonnolenza post prandiale o, peggio ancora, sotto stress dovuto a droghe o altri alteranti sintetici. L’intelligenza artificiale è in grado di valutare se l’automobilista può mettersi al volante: una serie di sensori posizionati entro l’abitacolo possono tenere sotto costante controllo il suo stato psico-fisico.
D’altro canto, la tecnologia può anche espandere le capacità dell’essere umano e l’auto può essere il terreno d’elezione per renderci un po’ supereroi. Sui nuovi veicoli a motore presto verranno installati dispositivi in grado di amplificare vista, udito, tatto al fine di migliorare l’esperienza di guida, aumentare la sicurezza, offrire più comfort a guidatore e passeggeri.
Già ora sono state presentate tecnologie che trasformeranno le strade in un laboratorio hi-tech. Al Mobile World Congress di Barcellona, Continental e TrinamiX hanno portato il loro Driver Identification Display che, basandosi su un sistema di riconoscimento facciale tipo Facial Id di Apple, monitora con attenzione l’attenzione del conducente.
Una luce invisibile emessa da una telecamera integrata nel cruscotto analizza in continuum il volto del guidatore. Non solo.
È anche in grado di rendere sicure la transazioni, tipo i rifornimenti di carburante, senza dover estrarre il portafoglio dalla tasca. Così si muove anche il Fingerprint-on-Display di Mercedes Benz che autentica i pagamenti direttamente dal cruscotto tramite un tocco delle dita.
Bmw, dal canto suo, monterà sui primi modelli della Neue Klasse tra due anni il Panoramic Vision, ovvero un Hud (Head-up Display) che proietta le informazioni su tutta la larghezza del parabrezza e visibile a tutti gli occupanti del mezzo: condizioni della strada, traffico, meteo tenendo le mani sul volante.