Martedì 24 Dicembre 2024

Gruppo FS 180 miliardi per una rete sostenibile

Gruppo FS 180 miliardi per una rete sostenibile

di Egidio Scala

Quale futuro per il mondo della mobilità e dei trasporti? La risposta arriva dall’amministratore delegato del Gruppo FS Luigi Ferraris guardando alle sfide dei prossimi mesi. "Nel campo dei trasporti – afferma – abbiamo una grande missione: decongestionare le strade sia per quel che riguarda i passeggeri che per le merci. In 10 anni investiremo 125 miliardi sulla rete ferroviaria". "C’è una crescente attenzione ai progetti di ammodernamento delle nostre infrastrutture di mobilità che hanno oggi un’età media superiore ai 60 anni – continua Ferraris –. Per questo il nostro piano industriale ha previsto 125 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture ferroviarie gestite da RFI e 55 in quelle stradali gestite da Anas. Abbiamo 4mila cantieri attivi, per una ricaduta sul PIL che abbiamo stimato nell’ordine del 2%".

Da nord a sud sono tante, infatti, le opere, anche nell’ambito del Pnrr, che vedono il Gruppo FS impegnato ad aumentare la capacità delle infrastrutture. Nei primi cinque mesi del 2023, fino al 31 maggio, il Gruppo ha registrato un aumento del traffico passeggeri del 25% sui treni. Su alcune corse ha raggiunto il 100% di occupazione dei posti grazie al turismo straniero. Il turismo sta diventando un volano di crescita del trasporto ferroviario ed è per questo che domani FS lancerà una società dedicata proprio al turismo per far conoscere sempre più con il treno il patrimonio culturale e storico del nostro Paese.

Incoraggiare l’aumento della domanda di trasporto collettivo e ferroviario diviene perciò l’obiettivo principale del Gruppo che sta puntando anche sulla multimodalità come chiave per rendere sempre più semplice la vita dei passeggeri. L’obiettivo della multimodalità, inoltre, deve essere perseguito anche nel campo della logistica. Lo scopo è quello di decongestionare le strade anche per le dinamiche del settore dell’autotrasporto dal momento che in Europa ci sono 4 milioni e mezzo di autisti, di questi 1,5 milioni andrà in pensione a breve, a fronte di appena 500-600mila nuovi ingressi.

Va in questa direzione, nel campo del trasporto passeggeri su gomma, l’iniziativa di Busitalia Veneto di ampliare il progetto ’Academy’ con l’avvio di una nuova classe di futuri autisti selezionati anche tra le persone richiedenti asilo politico in Italia. In cima agli impegni del Gruppo FS c’è il rinnovo della flotta la cui età media, nel campo delle merci, deve essere ridotta dagli attuali 30 a 7 anni e per farlo FS ha lanciato un maxi-piano per 400 nuove locomotive elettriche e ibride e 3.600 carri di nuova generazione per un investimento di 2,5 miliardi. Piani simili anche nel campo del trasporto passeggeri dove sta proseguendo anche il rinnovo della flotta regionale.

Uno sforzo per l’innovazione che riguarda anche l’aspetto della trazione dei treni, in cui il Gruppo FS sta investendo nella ricerca di carburanti alternativi, come dimostra anche il recente primo viaggio in Calabria di un Blues alimentato con HVO in purezza, un biocarburante fornito da Eni Sustainable Mobility. L’utilizzo dei biocarburanti rientra a pieno in questa strategia e s’inquadra nei più ampi obiettivi – fortemente delineati dall’ad Ferraris – di realizzare un ecosistema di mobilità integrata, più sostenibile e digitale e raggiungere la carbon neutrality al 2040. Il treno con l’uso dell’HVO riduce ancora il suo impatto in termini di emissioni di CO 2. In questo modo il treno ibrido Blues di Trenitalia, che già può viaggiare anche a batteria oltre che con il pantografo, utilizzando il biocarburante diventa ancora più ’green’.