Martedì 16 Luglio 2024

Grendi acquista la Wedellsborg. E il 2023 si chiude a 98 milioni con i fari puntati sul Nord Africa

Il Gruppo Grendi, attivo nel settore dei trasporti marittimi e della logistica, chiude il 2023 con un fatturato in crescita del 10% e lancia una nuova linea internazionale da Cagliari verso il Nord Africa. Con l'acquisto della nave ro-ro Wedellsborg, punta a consolidare la propria presenza sul mercato e guarda a possibili acquisizioni future.

Archiviato il 2023 con un fatturato in crescita del 10%, a 98 milioni di euro, si avvicina alla boa dei 200 anni che festeggerà nel 2028. E ora il gruppo Grendi lancia la linea internazionale da Cagliari verso il Nord Africa su cui scommette per il futuro e torna a fare l’armatore, con l’acquisto della nave ro-ro Wedellsborg, mentre sul fronte terra dell’attività non sono escluse acquisizioni. Costanza e Antonio Musso, amministratori delegati del Gruppo Grendi – nato a Genova, operativo nel settore dei trasporti marittimi e della logistica, offre linee marittime da Marina di Carrara a Cagliari e Olbia e ha terminal portuali in concessione nei tre porti – hanno resto noti nelle scorse settimane i progetti di sviluppo. A segnare l’anno passato è stato l’avvio, a novembre, con una nave della Maersk, del servizio dal terminal Mito di Cagliari diretto in Tunisia. Inoltre, da qualche mese, il gruppo ha iniziato a lavorare anche con l’Algeria. E sempre alla fine dello scorso anno Grendi ha firmato l’accordo preliminare per l’acquisto della Wedellsborg, una delle tre navi, con Rosa dei Venti ed Estraden, di una flotta finora tutta a noleggio.

L’acquisizione ha previsto un investimento fra i 30 e i 40 milioni di euro, finanziato per il 30% con risorse proprie e per il 70% con finanziamenti di banche italiane ed estere. La Wedellsborg, 180 metri di lunghezza, costruita nel 2014, utilizzata oggi sia per le rotte fra la Sardegna e Marina di Carrara, sia su quelle dalla Sardegna al Nord Africa, potrebbe essere dedicata a queste ultime se si intensificherà il business. Intanto la nave ad aprile andrà in bacino a Genova e starà ferma un mese. Inoltre non è escluso, anche se per ora non c’è ancora nulla di concreto, l’acquisto di una seconda nave. "Per la Sardegna oggi due navi ci bastano, così come ce ne basta una per le linee internazionali – spiega Antonio Musso, ad di Grendi e Mito, il terminal contenitori sulla banchina del porto canale di Cagliari –. Ma questa è una scommessa interessante: magari nel 2025 potrebbe incrementarsi e quindi potrebbe aumentare anche il numero delle navi".

"La novità principale per il 2024 è l’acquisto di una nave che rappresenta per noi un ritorno all’attività armatoriale che avevamo in passato. Marina di Carrara rimane il nostro home port dove ci troviamo molto bene, siamo riusciti a espanderci e vorremmo crescere ancora. Il mercato da Cagliari al Nord Africa diventa una delle scommesse dei prossimi anni". Ma non è l’unica rotta internazionale per Grendi che ha come partner Cma-Cgm per un servizio da Malta su Algeria e Tunisia.

Proprio guardando allo sviluppo, il gruppo è entrato l’anno scorso nel programma Elite di Borsa Italiana, "proprio perché occorre pensare anche alla finanza non tradizionale e le aziende familiari come la nostra devono imparare a crescere, sapere quali sono gli strumenti con cui farlo e capire quali sono le proposte dei mercati", spiega Costanza Musso. "Oggi facciamo quasi 100 milioni di fatturato, è il momento in cui pensare a salire uno scalino. La quotazione è un passaggio faticoso e non è nella nostra road map. Elite fa parte del percorso di crescita, che ci piacerebbe proseguisse con delle acquisizioni".