Il Mediterraneo ha innalzato la propria temperatura di un 1 grado negli ultimi venticinque anni. È nel 2023 che il Mar Mediterraneo raggiunge il valore termico più elevato. Dal 2013 invece è il Tirreno meridionale, in estensione verso nord che conosce un progressivo aumento delle temperature, anche negli strati più profondi, fino a 800 metri.
È quanto emerge dalle attività condotte da ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) nell’ambito del progetto MACMAP (A Multidisciplinary Analysis of Climate change indicators in the Mediterranean And Polar regions) e presentate in occasione dei 25 anni dell’attività di rilevamento della temperatura delle acque dei mari Ligure e Tirreno, lungo la tratta Genova-Palermo, in collaborazione con GNV, la compagnia di traghetti del Gruppo MSC. Oltre all’aumento della temperatura media in superficie si evidenzia un innalzamento anche negli strati più profondi del Mediterraneo, tra i 100-450 metri: +0,4 - +0,6°C; e tra 450-800 m: +0,3 - +0,5°C.
"Questa collaborazione rientra nella più ampia strategia di sostenibilità di GNV attraverso cui intendiamo dare il nostro contributo fattivo per preservare la biodiversità e l’ecosistema marino. Auspichiamo, infatti, ci sia modo di rafforzare sempre di più questo progetto portandolo anche sulle altre rotte operate dalla nostra Compagnia nel Mediterraneo. L’obiettivo a lungo termine è quello di usare i dati raccolti anche per una migliore gestione delle nostre navi ottimizzando, ad esempio, la manutenzione di scafi ed eliche", afferma Ivana Melillo, Head of Energy Efficiency di GNV.
"Il futuro delle fotografie termiche dei nostri mari propende per un possibile ulteriore aumento delle temperature delle acque, ma la veridicità di tali previsioni potrà essere confermata solo dalle misurazioni che gli attori di questa venticinquennale attività hanno tutta l’intenzione di continuare a svolgere, a cominciare dalla centesima campagna prevista per il prossimo dicembre", dichiara Simona Simoncelli ricercatrice dell’INGV.
Marco Principini