Ogni cambiamento dev’essere sempre metabolizzato. È fisiologico. E ogni cambiamento conduce all’obiettivo solo se accompagnato da un percorso che ha tempi certi da rispettare. Un percorso fatto di educazione e consapevolezza. Il processo di transizione all’elettrico proposto da Jaguar – di cui parliamo diffusamente in queste due pagine – si avvale di un palcoscenico globale, quello della Formula E. Perché l’ambizione del brand – che incarna eleganza, stile, performance e design – è integrare l’elettrico nella daily life della città attraverso proprio le gare della Formula E. Che, nella tappa italiana dell’Eur a Roma lo scorso fine settimana, ha visto primeggiare proprio Jaguar con il suo pilota neozelandese Mitch Evans. Competizioni sportive che sviluppano veicoli Gen3 a emissioni zero e sostenibilità nella quotidianità metropolitana sono i cardini della filosofia Jaguar, facendo passare il messaggio che l’elettrico non è assolutamente meno emozionante dei veicoli alimentati dai carburanti tradizionali. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere sempre più partecipato il viaggio verso la trasformazione in una maison di lusso tutta elettrificata a partire dal 2025. Ma il tema della sostenibilità non è certo solo riferibile al mondo delle auto. Continua infatti il nostro viaggio nella Green Mobility sia per quanto concerne i mezzi a due ruote a emissioni zero, sia per quello che riguarda il trasporto ’eco’ per eccellenza, il treno. Il Gruppo FS investirà 180 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per una rete più performante e, al momento, già punta sui biocarburanti per alimentare alcuni suoi mezzi. Il futuro è adesso? Forse ancora non del tutto. Ma si avvicina...
Buona lettura.