Sabato 23 Novembre 2024

Cicloturismo. Il boom dell’Emilia. Romagna

Il cicloturismo in Emilia-Romagna: un'analisi dell'anno 2024 e delle prospettive future, con focus su eventi, itinerari e iniziative per una mobilità sostenibile e la valorizzazione del territorio.

Cicloturismo. Il boom dell’Emilia. Romagna

Una mobilità più sostenibile è possibile, pur se lo stato di molte strade (con il meteo impazzito che spesso ne compromette i tracciati) e l’etica degli automobilisti fanno passare la voglia A sinistra la foto è di Terrabici

di Andrea Biondi

ll 2024 è stato l’anno della nuova consacrazione del ciclismo in Italia e in Emilia-Romagna. La ’festa in giallo’ del Tour de France ha fatto re-innamorare della bicicletta come palestra all’aperto, alternativa all’auto per il commuting, compagno di vacanze ’slow’. Una mobilità più sostenibile è possibile, anche se lo stato di molte strade (con l’accanimento atmosferico che ne compromette i tracciati) e l’etica degli automobilisti fanno passare la voglia. A Bologna dal 4 al 6 aprile 2025, in piazza Lucio Dalla (dietro la stazione ad alta velocità) c’è la ’Fiera del Cicloturismo’ (www.fieradelcicloturismo.it), per quei bike lovers che vogliono conoscere destinazioni, tour operator e professionisti del settore. Sarà la quarta edizione: quest’anno erano oltre 15mila i visitatori e 120 gli operatori. Usciti dalla Fiera, si può già iniziare il primo di cinque itinerari a pedali alla portata di tutti: la ’Ciclovia del Sole’ (www.cicloviadelsole.it) tratto italiano’ dell’Eurovelo 7. Da Bologna, circa 60 km di pianura sul tracciato dell’ex ferrovia per Verona portano a Mirandola – in alcuni tratti su percorso aperto al traffico – incrociando vecchie stazioni e i paesi di quella ’Italia concentrata’ (Edmondo Berselli): Anzola dell’Emilia, Osteria Nuova, San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, San Felice sul Panaro.

Cicloturismo, in Emilia-Romagna, fa rima anche con enogastronomia: la ’Food Valley’ di Parma (www.foodvalleybike.com) è un suggestivo itinerario nella ’Bassa’ alla scoperta delle eccellenze prodotte nelle terre di Guareschi e Verdi. Ca va sans dire, il percorso dopo Sorbolo, Colorno, Roccabianca e Zibello, termina a Busseto. E per i competitivi? Il 3 e 4 maggio 2025 torna ’L’Etape by Tour de France’ (italy.letapebytourdefrance.com), II edizione della Granfondo ufficiale del Tour.

Per chi ama gli sterrati e i ristori con prelibatezze parmensi c’è invece la Gravel Gourmet (www.gravel-gourmet.com). Dall’Emilia alla Romagna, a Forlì e Cesena ecco altri due esempi di mobilità sostenibile: la ’Bicipolitana’ (bicipolitanaforli.it) è un sistema di 143 km e 15 linee (in parte in realizzazione) che ridisegnano la viabilità urbana, favorendo il ’Bike to Work’: ogni percorso ha numero, colore e direzione segnalati sull’asfalto, per una città più a misura di cicloturisti, studenti, lavoratori.

Per valorizzare il territorio a mare e a monte di Cesena c’è invece il ’Grand Tour Valle del Savio’: un percorso permanente di oltre 170 km, che attraversa 6 comuni fino all’Appennino Tosco-Romagnolo, a cui si aggiunge un ’Bike Hub’ di circa 20 itinerari, che nel 2022 ha vinto l’Oscar del Cicloturismo (www.vallesaviobikehub.it). Terminando, inevitabilmente, sulla costa, il suggerimento è partire da Cervia sulle promenade che hanno preso il posto dei lungomare d’asfalto (ricordo per i nostalgici degli anni ’80 e ’90). Pedalando protetti dalla pineta si raggiungono i Giardini al Mare a Cesenatico quindi, svoltando verso l’entroterra solo per superare foci dei fiumi e porti canali, Bellaria e Igea Marina fino al suggestivo Parco del Mare di Rimini, un waterfront dedicato al benessere. La ’route’ ciclabile prosegue a Riccione, Misano e Cattolica, sconfinando nelle Marche per l’unico tratto in salita fino al promontorio di Gabicce Monte: la fatica è ripagata dalla vista della riviera, appena attraversata pedalando. Stanchi? Per il ritorno c’è la carrozza bici del treno…