Sabato 21 Dicembre 2024

BYD Atto 3. La sfida elettrica arriva dalla Cina

BYD Atto 3 La sfida elettrica arriva dalla Cina

L’offensiva è partita. La sfida di BYD, colosso cinese, sul mercato delle auto elettriche in Europa e in Italia parte dall’alto. Atto 3 è la punta di lancia del Marchio, acronimo di Build Your Dreams, decisa a competere con Costruttori europei, americani, giapponesi e coreani. BYD, nata nel 1995, i suoi sogni gli ha resi realtà, diventando una multinazionale di enorme successo.

Assembla batterie per il 20% degli smartphone a livello globale e nel mondo delle quattro ruote s’è già fatta largo. Atto 3 è un Suv del segmento C, lungo 4,46 metri e si presenta con un corredo assolutamente completo. La chicca tecnologica sono batterie Blade, ovvero ’lama’, realizzate in celle lunghe e sottili, che occupano il 50% in meno di spazio. Sono di tipo litio-ferro-fosfato e regalano una maggiore sicurezza, non si incendiano subito quando danneggiate e possono essere caricate fino al 100% senza stressarsi. Il contraltare: sono più lente in questa operazione: in corrente continua dal 30 all’80% in 29 minuti.

La capacità è di 60,4 kWh, per una autonomia dichiarata di 420 km. Il motore anteriore ha una potenza di 204 cv e una coppia da 310 Nm. Numeri interessanti e accelerazione da 0 a 100 kmh in 7,3 secondi. BYD Atto 3 mostra uno stile esterno sobrio, caratterizzato dalla Dragon Face, definita dalla linea continua che unisce i due fari e di fatto sostituisce la calandra.

Il passo di 2,72 metri la rende ospitale per 5 persone, ma soprattutto spicca il grande schermo centrale da 15,6 pollici (12,8” nella versione base), rotante. Basta premete un tasto sul volante o sullo stesso display per scegliere tra la configurazione orizzontale o verticale. La strumentazione, di tipo quasi motociclistico, è da 5,7”, di fatto incastonata dietro al volante. Il sistema è basato su Android 10 e non mancano i vezzi estetici: le bocchette dell’aria sono orientate da anelli che richiamano gli attrezzi da palestra, al pari delle dei supporti laterali delle portiere che ricordano i bilancieri.

Non ci sono le tasche laterali, ma tre corde elastiche contenitive che ricordano quelle di una chitarra ed emettono suoni quando pizzicate. La temperatura è regolata il climatizzatore è mono-zona, abbinato alla pompa di calore di serie che migliora l’efficienza, altro plus, come la presenza delle bocchette d’aria posteriori. Materiali e assemblaggi sono di buon livello, sono compresi nella dotazione i rivestimenti in pelle vegana. Il bagagliaio ha una capienza da 440 a 1.138 litri.

Scenografico il tetto panoramico scorrevole in vetro con parasole, anch’esso di serie. La sicurezza non si discute, è allo stato dell’arte. Presenti i sistemi di assistenza di secondo livello: cinque le stelle ottenute nei crash test. Atto 3 promette quel che mantiene. Sfodera nel comfort, acustico e di marcia. Le sospensioni assorbono con disinvoltura le asperità. La spinta elettrica è notevole, soprattutto la ripresa è sempre immediata. L’indole non è sportiva, l’obiettivo è di soddisfare quanti più automobilisti possibile. Lo sterzo è votato alla leggerezza più che alla prontezza. L’autonomia reale rilevata arriva a 350 km guidando senza affanni o attenzioni particolare.

Atto 3 ha un prezzo da 41.990 euro per l’allestimento Comfort con schermo centrale da 12,8”. Rientra nell’ecobonus con un potenziale sconto di 5.000 euro, compresa rottamazione. Una elettrica trasversale, non per tutti, ma per molti.