Alfa Romeo Junior, finalmente. Il primo modello del marchio del Biscione concepito e sviluppato sotto l’egida di Stellantis punta a diventare il riferimento dinamico e di stile della sua categoria. Nel mare magnum del Segmento B, quello delle compatte, che in Italia vale oltre il 47% del mercato, torna un’Alfa, raccogliendo il testimone da MiTo e Giulietta. Stavolta il modello d’ingresso nella gamma dal Cuore Sportivo è un Suv lungo 4,17 metri. Atteso e subito messo alla prova da una polemica. Lanciato col nome Milano, poi ritirato per non esacerbare le polemiche col Governo riguardo la produzione fuori dall’Italia, in Polonia, a Tichy.
Quindi Junior, come molte Alfa speciali del passato, prima fra tutte la bellissima GT 1300 del 1967, chiaro riferimento anche alle dimensioni: è la ’piccola’ della famiglia. Alla fine un nome più indovinato, identificabile e pronunciabile all’estero. Il passo è storico, prima auto con una versione al 100% a elettroni dopo quasi 114 anni di storia del marchio. Si chiamerà Junior Elettrica con batteria da 54 kWh, autonomia fino a 410 km e motore da 156 cavalli. Arriverà anche Junior Elettrica Veloce, al top con 240 cavalli, dotata di differenziale Torsen all’anteriore di assetto ribassato.
La più richiesta potrebbe essere Alfa Romeo Junior Ibrida, con architettura 48 Volt e potenza di 136 cavalli. L’aiuto arriva da un motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio a doppia frizione a 6 marce. Sarà anche e a trazione integrale, la Ibrida Q4, con motore elettrico aggiuntivo al posteriore, ma potenza di sistema immutata, per una guidabilità più efficiente su ogni fondo. Junior è compatta, ma con un bagagliaio capiente, da 400 litri, e un carattere tutto suo.
Si stacca da Giulia, Stelvio e Tonale, il Centro Stile del marchio l’ha caratterizzata a partire dal frontale, nel classico trilobo. Disponibile con due calandre differenti, chiamate Leggenda e Progresso che reinterpretano il mitico scudetto Alfa. Spicca la coda tronca, omaggio alla Giulia TZ. In abitacolo presenta il quadro strumenti con il classico design “a cannocchiale”, con al centro del cluster uno schermo digitale che fornisce informazioni e parametri. Al centro della plancia e orientato verso il guidatore, il touchscreen sviluppato secondo la logica dei widget. Alfa Romeo Junior condivide la piattaforma e-CMP con molti modelli Stellantis, ma è stata forgiata sulla pista di Balocco dallo stesso team che ha sviluppato la formidabile Giulia GTA. Junior promette di essere la più agile e precisa della categoria, con sterzo e sospensioni dedicate.
Altro plus il peso limitato, garanzia di agilità, performance ed efficienza. La Ibrida ha una massa di 1.305 kg, la Elettrica di 1.545 kg. "Circa 200 kg in meno nei confronti delle concorrenza diretta" ha detto con orgoglio Jean-Philippe Imparato, Ceo del marchio. Dopo la bagarre per il nome e le polemiche ne sono seguite, Junior è pronta a stupire.
La versione ibrida, da 136 cv, avrà un prezzo di listino di 31.900 euro, l’elettrica, da 156 cv costerà 41.500 euro.