Roma, 15 luglio 2023 – L'Italia ha miniere di cobalto, nichel, rame, argento in Piemonte, di terre rare in Sardegna, di litio nel Lazio e rifiuti minerari abbondanti per circa 70 milioni di metri cubi accumulati utilizzabili con le tecnologie di oggi. Si tratta di un vero e proprio patrimonio che potrebbe davvero spingere il Paese verso la transizione green e digitale. L’Italia possiede infatti 16 delle 34 ‘materie prime critiche’ indicate dall'Unione europea. Sono bismuto, boro (grado metallurgico), cobalto, rame, gallio, germanio, litio (grado batteria), magnesio metallico, manganese (grado batteria), grafite naturale (grado batteria), nichel (grado batteria), metalli del gruppo del platino, elementi delle terre rare per magneti (Nd, Pr, Tb, Dy, Gd, Sm, e Ce), silicio metallico, titanio metallico, tungsteno.
A cosa servono
Tra le 16 elencate, c’è il litio, utilizzato anche in medicina per trattare disturbi bipolari, impiegato per realizzare batterie ricaricabili e alimentare dispositivi quali cellulari, computer, auto elettriche e ibride. Il titanio, che si trova in particolare nel giacimento savonese di Piampalaudo, viene utilizzato per la stragrande maggioranza dei casi in forma di diossido di titanio, pigmento bianco e coprente, che si trova in vernici, carta, cementi, per renderli più brillanti, e nella plastica. Per esempio le vernici fatte con il biossido di titanio sono usate comunemente dagli astronomi perché riescono a riflettere in modo efficace i raggi infrarossi. Inoltre, poiché il titanio è resistente, anche alla corrosione, e leggero, viene utilizzato in genere nell’industria aeronautica e aerospaziale. Si trova anche nelle biciclette e nei componenti di moto e notebook.
Il Piemonte è ricco di cobalto, metallo bianco con riflessi azzurri,che fonde a 1.495 gradi centigradi e bolle a circa 3mila gradi. E' usato per le leghe magnetiche, per la produzione di acciai che vanno a finire nelle turbine a gas, nei motori a reazione o nelle apparecchiature chimiche. Gli ossidi di cobalto vengono inoltre usati nell'industria ceramica e vetraria, per la preparazione di catalizzatori. Nella stessa regione si trova anche il manganese, minerale essenziale per la produzione di ferro e acciaio, in particolare quello inossidabile, ma si trova anche nelle vernici come ossido di manganese, e per decolorare il vetro. Innumerevoli anche le applicazioni del rame, usato, in metallurgia, energie rinnovabili, trasporti, e in particolare nella mobilità elettrica, telecomunicazioni e settore aerospaziale, dove è usato per la produzione di camere di combustione.
La grafite, minerale costituito da carbonio, serve per produrre matite, materiale refrattario, lubrificanti, coloranti, spazzole per macchine elettriche rotanti ed elettrodi per l'elettroerosione, mentre il nichel è usato soprattutto nella preparazione di leghe resistenti alla corrosione e al calore. In particolare, viene usato per l'acciaio, per batterie ricaricabili, catalizzatori, turbine a gas e motori, eliche delle barche.
Gli elementi delle terre rare
Anche in Italia si trovano gli elementi delle terre rare. Sono il cerio (Ce), il praseodimio (Pr), il neodimio (Nd), il promezio (Pm), il samario (Sm), il gadolinio (Gd), il terbio (Tb) e il disprosio (Dy). Hanno straordinarie proprietà magnetiche e conduttive e perciò vengono utilizzati in diversi ambiti, come nell’industria elettronica, tecnologica, aeronautica e militare. Si possono trovare dentro i nostri smartphone e computer o dentro le lampade. Possono essere utilizzati per realizzare laser, fibre ottiche, apparecchiature mediche, batterie elettriche e sono indispensabili per la produzione di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici.