San Francisco, 4 gennaio 2024 – «Oggi inizia l’era dell’AI Pc»: così Microsoft annuncia in un video la prima vera novità hardware per le tastiere da quasi 30 anni a questa parte. È il tasto ’Copilot’ dedicato all’Intelligenza Artificiale del gruppo.
Servirà infatti a richiamare immediatamente le funzioni dell’assistente IA per fare domande testuali o attraverso la voce e ottenere indicazioni generate automaticamente dall’AI.
Dove sarà
Non si tratterà di un tasto ’in più’: verrà posizionato alla destra del tasto Alt destro e sostituirà il tasto Menu (applicazione), introdotto insieme al tasto Windows decenni fa. Un aggiornamento del layout della tastiera, che è comunque una rivoluzione: è «un passo verso il nostro percorso di introduzione dell’IA in maniera pervasiva nel mondo dei Pc», spiega Microsoft.
Quando arriva
I primi modelli di tastiere con Copilot verranno presentati al Ces 2024, la principale vetrina mondiale di novità hi-tech, che si apre martedì 9 gennaio a Las Vegas.
Nei negozi, le prime tastiere rinnovate arriveranno in primavera, sia a marchio Microsoft, con la serie Surface, che di altri produttori.
Il prossimo passo
Potrebbe non essere l’unica novità per le tastiere: secondo il sito specializzato Engadget, in futuro il colosso di Redmond potrebbe eliminare del tutto il tasto Windows (a forma di finestra in quattro caselle), per lasciare solo il corrispettivo Copilot, che attiverebbe dunque sia il chatbot che il menu rapido con le app installate e i collegamenti preferiti.
Dal virtuale al reale
La rivoluzione del tasto Copilot è davvero il simbolo di una nuova era, in cui l’Intelligenza Artificiale non è più una astrazione ma un oggetto fisico, tangibile: un pulsante della tastiera che miliardi di persone utilizzano ogni giorno.
Platea che si allarga ormai a tutti i sistemi operativi: nelle ultime settimane, Microsoft ha completato il rilascio del suo chatbot per Android, iOs eiPadOs, che si aggiungono a Windows 10 e Windows 11, e ai vari Edge, Bing, Skype e altri browser web.
Copilot e ChatGpt
Tra l’altro, la versione gratuita di Copilot è basata su Gpt-4, un passo avanti rispetto all’app di ChatGpt di OpenAI che invece utilizza ancora Gpt-3.5 e che richiede un abbonamento premium per passare all’IA più recente.
Copilot può generare non solo testo ma anche immagini, grazie al motore Dall-E 3, già fulcro del progetto Image Generator di Bing (il motore di ricerca web di Microsoft). Oltre a ciò, può scrivere e-mail, riassumere testi complessi, tradurre contenuti in molte lingue, creare itinerari di viaggio e altro.
Il rapporto con OpenAI
Il legame tra Microsoft e OpenAI è strettissimo: Redmond ha investito 13 miliardi di dollari nell’azienda guidata da Sam Altman (che ora vale tra gli 80 e i 100 miliardi di dollari), e l’Intelligenza Artificiale Copilot è il risultato ’visibile’ di questo investimento.
Causa miliardaria
Il legame tra le due società comporta per Redmond anche qualche spina legale: pochi giorni fa Microsoft, insieme a OpenAI, è stata citata in giudizio dal New York Times per violazione del diritto d’autore per l’uso non autorizzato di milioni di suoi articoli per addestrare i loro chatbot, inclusi ChatGPT e Copilot. Non è la prima causa di questo filone, e non sarà l’ultima. E l’incognita che pesa è di una richiesta danni non ancora quantificata, ma comunque nell’ordine di miliardi di dollari.