Roma, 7 giugno 2024 – A giugno, i metalmeccanici, troveranno 137 euro di aumento in busta paga. Non è merito del rinnovo del contratto nazionale, le cui trattative sono cominciate in questi giorni, ma della “clausola di salvaguardia” inserita nell’ultimo contratto, siglato nel febbraio del 2021. Un meccanismo che permette l’adeguamento del salario ai livelli dell’indice di inflazione (Ipca – Indice dei prezzi al consumo accertata).
E proprio oggi l’Istat ha comunicato l’indice Ipca-Nei (l’indice dei prezzi al consumo al netto degli energetici importati) per il 2023 che si attesta al 6,9%.
A giugno dunque chi ha un contratto metalmeccanico riceverà in media 137,52 euro (lorde) in di aumento dei salari, sullo stipendio in pagamento il 27 giugno 2024. Una cifra che al netto si dovrebbe aggirate intorno agli 85-88 euro. Una notizia che interessa circa un milione di lavoratori. Lo sottolinea il segretario generale Fim Cisl Ferdinando Uliano sul Contratto sottoscritto con Federmeccanica/Assistal.
Un aumento che inciderà sui minimi tabellari e non sarà, dunque, una “una tantum” ma rimarrà nelle buste paga dei mesi successivi, fino a quando resterà in vigore il contratto.
“La ‘clausola di salvaguardia’, conquistata nel febbraio di 3 anni fa con la sottoscrizione del Ccnl, nel caso in cui l'inflazione registrata a consuntivo sia superiore a quella stabilita in sede di sottoscrizione del Contratto, consente di ottenere aumenti superiori ai 35 euro pattuiti al momento della stipula”, spiegano dal sindacato.
"Chiederemo alle aziende di garantire l'efficacia degli aumenti evitando di operare con gli assorbimenti nei casi di presenza di superminimi individuali assorbibili", afferma, spiegando che "si tratta di una soluzione positiva, unica nel panorama contrattuale del nostro Paese, frutto di un contratto innovativo'' e che "nell'arco dei 4 anni di vigenza contrattuale, 2021-2024, abbiamo incrementato del 16,2% pari mediamente i salari di 310,92 euro".
“Pertanto – si legge in una nota di Fim Fiom e Uilm – l'adeguamento dei minimi contrattuali previsto con l'erogazione di questa tranche con decorrenza 1 giugno 2024 sarà pari a 137,52 euro per il livello C3 (ex. quinto livello)”.
"La definizione degli aumenti per singoli livelli sarà oggetto di un apposito incontro nei prossimi giorni con le associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal in cui – spiegano Fim, Fiom e Uilm – saranno sottoscritte le tabelle dei minimi retributivi e le nuove indennità di trasferta e reperibilità con il valore aggiornato. Saranno inoltre definite le rivalutazioni dei minimi e dei valori di trasferta e reperibilità per i contratti della piccola e media impresa, per le cooperative metalmeccaniche e per l'industria orafa-argentiera”.