Milano 19 aprile 2023 – E' alla terza generazione la holding Messaggerie Italiane. Stefano Mauri, nipote di Achille Mauri, editore e intellettuale raffinato, scomparso l'11 gennaio scorso, è il nuovo presidente del gruppo editoriale, uno dei principali nel settore libraio con circa 660 milioni di ricavi registrati nel 2022. L'assemblea, che si è riunita proprio a seguito della scomparsa di Achille Mauri, che era alla guida di Messaggerie Italiane, ha nominato presidente, all'unanimità, il nipote Stefano, già vicepresidente vicario e consigliere delegato.
Chi è Stefano Mauri
Dopo la laurea in lettere a Milano, il Master of Science in publishing a New York, e la pubblicazione del libro ‘Il Libro in Italia’, entra nel 1988 nel gruppo Longanesi, allora una media casa editrice, di cui nel 1999, alla scomparsa di Mario Spagnol, diviene amministratore delegato. Inizia così lo sviluppo di quello che nel 2005 diverrà il gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS), da lui fondato insieme con Achille Mauri e Luigi Spagnol per riunire in un’unica holding le attività editoriali delle due famiglie. Da quel momento è presidente e amministratore delegato di GeMS che oggi, con 11 case editrici (Longanesi, Garzanti, Salani, TEA, Guanda, Vallardi, Nord, Chiarelettere, La Coccinella, Bollati Boringhieri, Newton Compton) e 21 marchi editoriali, è il secondo gruppo editoriale italiano di varia per quota di mercato. Oltre a varie altre acquisizioni è trai fondatori del Libraio e Libraio.it, del Fatto Quotidiano, di Bookcity, di Edigita e di IoScrittore. Dal 2012 associa anche la carica di vicepresidente vicario e consigliere delegato di Messaggerie Italiane, holding del gruppo Messaggerie. Nel 2021 vince il Premio Pavese per l’editoria. È il membro italiano dell'assemblea della Federazione degli editori europei (Fep). Nel 2012 è stato nominato Cavaliere al Merito del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Presiede inoltre il comitato scientifico della Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri della quale è vicepresidente.
La nuova governance di Messaggerie
Oltre al presidente, l'assemblea ha nominato vicepresidente vicario e amministratore delegato Alberto Ottieri e ha confermato consigliere delegato e direttore generale Roberto Miglio. Nominato inoltre consigliere Sebastiano Mauri, figlio di Achille Mauri. Il nuovo consiglio d’amministrazione è così costituito: Stefano Mauri (presidente), Alberto Ottieri (vicepresidente e amministratore delegato), Roberto Miglio (consigliere delegato e direttore generale), Livia Amidani Aliberti, Alessandro Baldeschi, Giuseppe Caprotti, Sandro Catani, Marco Costaguta, Maria Pace Ottieri, Lorenzo Mauri, Santiago Mauri, Sebastiano Mauri, Lucrezia Reichlin, Marco Tarò, Antonio Zanuso, Umberto Zanuso.
L'attività e la storia di Messaggerie italiane
Messaggerie Italiane, la cui storia inizia più di un secolo fa, nel 1914, a Bologna, si compone di due diverse attività: GeMS, Gruppo editoriale Mauri Spagnol, e Emmelibri - gruppo Messaggerie che operano in maniera autonoma e distinta. La prima, guidata ora da Stefano Mauri, rappresenta il secondo gruppo editoriale librario in Italia, mentre la seconda, guidata da Alberto Ottieri, è la principale piattaforma di distribuzione e commercio del libro in Italia, attiva su tutti i canali trade. Il gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS), così denominato in omaggio a Luciano Mauri e Mario Spagnol, fondatori del gruppo Longanesi, nasce a Milano il 13 ottobre 2005 ed è frutto della profonda intesa tra due grandi famiglie di editori. La holding è controllata da Messaggerie Italiane per il 70,08%, dalla famiglia Spagnol per il 21,85%, da Elena Campominosi per il 5% e da Andrea Micheli per il 3,07%.
"Messaggerie Italiane è l'espressione di una fede assoluta nel libro e nei valori ad esso connessi: libertà di espressione, pluralità dell'offerta editoriale, indipendenza e responsabilità. Da più di 100 anni la nostra famiglia è al servizio del libro e quindi di un settore che rappresenta le fondamenta di una società sana e democratica", afferma Stefano Mauri. "In tutti questi anni abbiamo sempre avuto fiducia nella solidità e nella resilienza del libro e su questa fiducia abbiamo costruito il passato, il presente e il futuro di Messaggerie Italiane. Continueremo a lavorare in questa direzione attraverso le nostre due anime - l'editoria e la distribuzione - il cui operato rimane distinto e autonomo, ma caratterizzato dagli stessi valori fondanti: la passione, il rigore, l'innovazione e la professionalità del nostro gruppo".
“Messaggerie Italiane significa passione e dedizione, ma anche imprenditoria e managerialità: quattro pilastri sui quali si fonda l’avventura imprenditoriale e umana del nostro gruppo. È la storia di una famiglia, oggi diventata una holding di partecipazioni che si sviluppa su due direttrici distinte – ugualmente importanti – come editoria e distribuzione”, sottolinea Alberto Ottieri, vicepresidente e amministratore delegato di Messaggerie Italiane. "Vogliamo proseguire in questa direzione, già tracciata in oltre un secolo di storia, nella quale queste due vocazioni distinte costituiscono le colonne portanti di tutta la nostra struttura”.