Giovedì 9 Gennaio 2025
ANTONIO PETRUCCI
Economia

In crescita il mercato del ricondizionato

Una scelta a metà fra convenienza e rispetto per l’ambiente. Ma uno su tre pensa che la qualità dei dispositivi non sia ancora adeguata

Un tecnico al lavoro su un cellulare

Un tecnico al lavoro su un cellulare

Roma, 6 dicembre 2024 – E’ sempre più una scelta green, che permette di incidere di meno sull’ambiente, oltre che di risparmiare qualcosina. E’ quella che riguarda i dispositivi ricondizionati, sempre più scelti dai clienti, non solo in Italia. Infatti, nel 2023 a livello globale questo mercato ha avuto un incremento del volume d’affari pari al 15%, come riportato dall’International Data Corporation. Perché si sceglie il ricondizionato La maggiore attenzione del consumatore finale, su temi quali l’economia circolare, l’impatto dei dispositivi e della loro raccolta a fine vita, i processi produttivi rispettosi dell’ambiente, sono tutte concause di una crescita del mercato del ricondizionato, che ha permesso di ottenere sia vantaggi economici sia minori dispendi per l’intera collettività nel recupero e nello smaltimento dei rifiuti elettronici. Oltre il 40% degli italiani pensa che acquistare prodotti ricondizionati, dunque riportati a condizioni ottimali dopo l’uso, sia un modo per risparmiare senza per questo rinunciare alla qualità. Per il 31% è un modo per ridurre gli sprechi, mentre per il 26% è un modo per supportare il sistema economico basato sul riciclo e il riuso. Il 33% dei consumatori, poi, si attende un prezzo rispetto al prodotto nuovo, più basso del 25%, il che aggiunge al rispetto per l’ambiente anche una soluzione economicamente molto vantaggiosa. Eppure non per tutti gli italiani le cose stanno così.

Perché non lo si sceglie Ci sono infatti anche italiani scettici: il 33% pensa che la qualità di tali dispositivi non sia ancora adeguata, e per il 26% possono avere problemi nel lungo periodo. Un’indagine condotta da Altroconsumo, utilizzando un campione di mille persone, ha fatto emergere un dato significativo: il 76% degli italiani si dice in grado di riconoscere un prodotto ricondizionato da uno usato ma non revisionato, eppure solo il 28% ne ha acquistato uno, e solitamente si tratta di uno smartphone. Di questi, circa la metà, il 47%, si è detto soddisfatto, mentre il 45% ha lamentato una batteria di durata inferiore a quelle nuove, o ha notato qualche graffio o lievi imperfezioni. Dunque c’è ancora un po’ di strada da fare per raggiungere la soddisfazione totale di chi compra, consapevolmente, un prodotto che, costando meno, non può avere gli identici standard del nuovo, ma qualche accettabile limite comunque compensato da un prezzo inferiore. Le prossime mosse per implementare il settore Quello che limita la soddisfazione dei clienti finali, è sia l’assenza di informazioni in merito agli interventi fatti prima della ricollocazione sul mercato del prodotto ricondizionato, sia l’assenza di una estensione della garanzia che porrebbe l’utente finale al riparo da brutte sorprese. Non tutti sanno infatti che i prodotti di seconda mano e quelli ricondizionati non hanno le medesime garanzie legali. Vi è abbastanza confusione proprio perché non vi è una chiara regolamentazione e spesso si trovano anche nei negozi di rivendita di cellulari, dei vecchi modelli proposti come ricondizionati ma in realtà di seconda mano, o ritirati sull’acquisto del nuovo per poi essere venduti senza le opportune verifiche di funzionamento. Una regolamentazione chiara, che specifichi le condizioni di vendita e renda omogenee anche le applicazioni di garanzia, reso e assistenza, probabilmente darebbe un ulteriore impulso al mercato. Con esse, molti italiani supererebbero le proprie pur lecite paure e resistenze che ne frenano l’accesso al mercato. Intanto non frena comunque nel resto del mondo questo mercato, se come afferma una ricerca di Market Research Future, il volume d'affari dei dispositivi ricondizionati salirà dai 60,3 miliardi di dollari del 2023 a 154,7 miliardi di dollari stimati entro il 2032. A farla da padrone gli smartphone, anche se comincia a salire questa tendenza di acquisto anche per elettrodomestici, computer e tablet.