Lunedì 23 Dicembre 2024
GIORGIA DE CUPERTINIS
Economia

Mercato immobiliare, calano mutui e compravendite: dati e motivi

L’analisi effettuata dal Consiglio nazionale del Notariato con un focus sulle 9 grandi città italiane

Mercato immobiliare

Roma, 20 ottobre 2023 – Il trend negativo del mercato immobiliare non sembra arrestarsi. E nel primo semestre del 2023 si registra un sensibile calo sia delle compravendite sia dei mutui.

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A ‘scattare’ una dettagliata fotografia dello scenario corrente è il Consiglio Nazionale del Notariato, sulla base delle rilevazioni effettuate attraverso i Dati statistici Notarili: lo studio, infatti, registra un calo dell’8,7% delle compravendite di abitazioni (che passano da 303.375 a 277.052). Allo stesso tempo, anche i mutui per l’acquisto della casa sono diminuiti (-29,5%) evidenziando così come l’aumento dei tassi di interesse abbia portato le persone ad utilizzare maggiormente i propri risparmi rispetto a forme di finanziamento.

Oltre al dato nazionale però, l’analisi ha puntato i riflettori anche sul singolo scenario di nove grandi città italiane, in merito alle seguenti tipologie di atti (mutui, surroghe e compravendite di fabbricati abitativi):

  • Bari (-12,4% il volume generale delle transazioni immobiliari)
  • Firenze (-10,3%)
  • Roma (-9,6%)
  • Milano (-8,4%)
  • Napoli (-7,3%)
  • Bologna (-4,6%)
  • Verona (-3,7%)
  • Torino (-3,4%)
  • Palermo (-0,3%) 

Risultati migliori, con segno positivo, sono invece quelli riguardo l’acquisto delle seconde case tra privati (+5,3%) mentre l’acquisto delle seconde case da impresa subisce un calo del 7,2%. Non è finita qui.

Come sottolineato, i mutui per l’acquisto della casa sono diminuiti del 31,5% rispetto ai primi sei mesi del 2022: di conseguenza, risulta in calo anche il numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo (-32,5%), con una riduzione del 30% della fascia di età 18-35, -32,5% per la fascia 36-45 e -36.61% per la fascia 46-55.

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La riduzione del capitale erogato è pari al 36% (da 1.541.061.396 nel primo semestre 2022 a 984.765.079 nel primo semestre 2023). La differenza di questi due dati percentuali è data da una riduzione generale di tutti i mutui concessi in particolare relativi alla fascia di capitale finanziato tra i 200mila euro a 250mila euro (-52,65%). “I dati più rilevanti che si traggono dal report, oltre alla discesa generalizzata delle compravendite e dei mutui, sono sostanzialmente due: il calo delle vendite del nuovo, che ovviamente sconta prezzi più alti, e il crollo verticale dei mutui sia sulle prime che sulle seconde case, ben maggiore del calo delle compravendite – afferma Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo -. Sono segnali preoccupanti: da un lato per quanto riguarda l’occupazione nelle imprese edili, dall’altro perché sta venendo a mancare la leva del credito, fondamentale per la ripresa del mercato, che però patisce il rialzo dei tassi”.