Roma, 29 novembre 2024 – E’ uno dei settori più dinamici, con offerte sempre nuove, tecnologie che si susseguono rapide, e consumatori le cui abitudini si modificano notevolmente nel corso di pochi anni. Per le aziende è sempre più complicato offrire novità e implementare prodotti che, dopo poco, potrebbero già rivelarsi superati: è il mondo delle televisioni, che nel terzo trimestre del 2024 è aumentato a livello globale dell’11%, segnando una rinnovata verve e bissando la crescita del trimestre precedente.
L’indagine di Counterpoint Research
I dati pubblicati da Counterpoint Research sottolineano come ormai le tv vengano sostituite più presto e non perché non funzionanti, bensì perché si sceglie un modello con una risoluzione migliore e maggiori dimensioni. E’ il secondo trimestre consecutivo con dati in crescita per il comparto, dopo che il primo del 2024 aveva fatto registrare una flessione del 4%. A trainare le vendite è il mercato dell’Europa dell’Est, con un +24%, seguito da Nord America ed Europa Occidentale. La posizione di leader mondiale è come sempre di Samsung, che detiene il 15% del mercato, in calo rispetto al passato, con competitor cinesi sempre più minacciosi, primo fra tutti Hisense, in salita del 19% rispetto a 12 mesi fa, e di nuovo al secondo posto fra le aziende più richieste, con una quota di mercato del 12%, alla pari con Tcl. Segnali di ripresa anche per Lg, +7%, al quarto posto mondiale, con una quota del 10%.
Il segmento delle tv premium
Le tv che stanno spingendo il settore sono quelle premium, dunque i modelli Oled, Lcd e Lcd miniled, con un +51% rispetto al terzo trimestre del 2023, massimo storico. Per la prima volta, gli schermi Lcd miniled hanno superato gli Oled, crescendo del 102%. In questa fascia la fanno da padroni Samsung e Hisense, anche se la prima ha visto erosa la sua quota di mercato dal 43% al 30%, mentre la seconda salita del 10% e ha ora una quota del 24%. In un altro studio, condotto da Circana, si sottolinea invece la vendita delle televisioni considerate xxl, cioè più grandi di 96 pollici, aumentate dell’877% in un anno, mentre quelle fra i 75 e i 96 pollici sono cresciute del 19%. Ad aiutare questo trend il calo del costo delle tv xxl, il cui prezzo medio è sceso del 53%.
"Il forte trend di crescita dei televisori xxl si allinea con l’aumento delle vendite di tv da 65 pollici dal 2018 al 2020, che i consumatori iniziano a sostituire a distanza di cinque o sei anni, in linea con quello che la nostra ricerca suggerisce essere l’intervallo di sostituzione più comune – ha affermato Paul Gagnon, vp di Circana –. Prevediamo che questa tendenza persisterà con il proseguimento dell’attività di aggiornamento nel 2025 e oltre”.
Italia fanalino di coda in Europa
In una delle ultime elaborazioni relative al controvalore delle tv vendute in Europa, a cura di Tcl, l’Italia risulta fanalino di coda, sia per il prezzo medio delle tv acquistate, 377 euro, sia per la quota di tv dal costo superiore ai mille euro. Nel dettaglio, il prezzo medio speso da una famiglia per acquistare una televisione, è pari a 444 euro in Spagna, 519 euro in Francia, 603 euro in Polonia e 689 euro in Germania. La media europea è 532 euro, mentre l’Italia coi suoi 377 euro è ultima, il che fa pensare che spesso la qualità non è così importante quanto la possibilità di acquistare con offerte, promozioni o non badando troppo alla marca. Altro dato che fa riflettere è che l’Italia ha solo un 5% di tv dal valore superiore ai mille euro, mentre la Germania ha il 21%, la Polonia il 14%, la Francia l’11%, la Spagna il 7%. La media europea del 14% è anche in questa speciale classifica molto più alta di quella italiana.