Roma, 30 maggio 2023 – Giorgia Meloni vuole "istituire a Palazzo Chigi un osservatorio governativo sul tema del potere d'acquisto" così da tenere sotto controllo gli effetti dell'inflazione e calibrare al meglio gli interventi per proteggere i salari. Ad annunciarlo è la stessa premier nel corso del tavolo con i sindacati e le imprese. La presidente del Consiglio però non si ferma qui e sciorina il programma del suo governo in tema di economia: meno tasse soprattutto per chi guadagna poco, lavoro stabile (soprattutto per le donne) e riforma delle pensioni, soprattutto per i giovani, per evitare “una bomba sociale” in futuro.
Un osservatorio sul potere d’acquisto
"Voglio istituire a Palazzo Chigi un osservatorio governativo sul tema del potere d'acquisto: salari, monitoraggio dei prezzi e della politica dei prezzi, controllo dell'attuazione e degli effetti dei provvedimenti che noi abbiamo introdotto e che magari non hanno dato i risultati previsti, come per esempio la riduzione dell'Iva sui prodotti per la prima infanzia – spiega la presidente del Consiglio –. Questo è il tema più rilevante, dal quale si dipartono anche gli altri. Cercherò di essere presente in prima persona perché si possa sbrogliare insieme il bandolo di questa matassa".
L'incontro di oggi – chiarisce Meloni – "rientra nel cammino di confronto e dialogo" che il governo "ha deciso di instaurare con le parti sociali, un confronto necessario e opportuno per darci una organizzazione più cadenzata del lavoro e per un dialogo strutturato e spero proficuo, nel rispetto delle priorità che il Paese ha e che il governo ha deciso di darsi e delle rispettive posizioni". "Sono convinta – sottolinea – che dal dialogo e dal confronto, anche quando le posizioni sono distanti, possa venire un vantaggio quando, come oggi, le persone sono particolarmente competenti".
Riforma costituzionale
E proprio nell’ambito del dialogo la premier ha chiarito ai sindacati di voler sentire la loro opinione sulla riforma costituzionale. “Le parti sociali devono certamente essere coinvolte nel dialogo su una materia che interessa tutti – dice –. All'esito delle interlocuzioni che stiamo conducendo faremo una nostra proposta. Credo che una proposta di questo tipo debba cercare il maggior coinvolgimento possibile, fermi restano due obiettivi fondamentali che ci siamo dati: la stabilità dei governi e il rispetto della volontà dei cittadini”.
Pnrr e ricostruzione Romagna
Per Meloni poi serve “fare un tagliando” al Pnrr, “che tenga conto del mutato scenario della realtà di oggi”. Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza “è una delle questioni principali, una grande occasione. Le risorse devono arrivare a terra per essere spese nelle cose più strategiche. Il dibattito non deve essere ideologico, ma pragmatico – dice ancora la presidente del Consiglio – . Stiamo lavorando al RepowerEu e alla verifica sul Pnrr esistente, per fare un tagliando che tenga conto del mutato scenario della realtà di oggi. Il RepowerEu diventa l'occasione per fare insieme una valutazione su cosa nel Pnrr può essere ottimizzato e perfezionato”.
Anche il tema della ricostruzione in Emilia Romagna “è collegato al Pnrr e alla messa in sicurezza dei territori, perché il Pnrr offre importanti risorse per la messa in sicurezza dei territori ed è un tema che va affrontato con molto pragmatismo e lucidità, sul quale dobbiamo mettere la testa in maniera assolutamente responsabile”, prosegue. “Con i primi due Consigli dei ministri –sottolinea – abbiamo dato un segnale molto chiaro, immediatamente. Adesso si apre il tema della ricostruzione e delle risorse che saranno necessarie a esito della ricognizione che il governo e la Protezione civile stanno facendo con Regioni e Comuni interessati”.
Pensioni e denatalità
La premier ha anche tratteggiato il futuro intervento sulle pensioni. "Dobbiamo garantire la tenuta del sistema ed evitare il manifestarsi di una bomba sociale nei prossimi decenni – dice –. Il confronto con le parti sociali su questi temi è particolarmente prezioso. Credo che si possa partire dal lavoro dell'osservatorio e dei tavoli tecnici, un lavoro di studio, per poi proseguire con un confronto complessivo sul sistema pensionistico. Un confronto che possa portarci a soluzioni migliori in una materia molto complessa".
"Il 23 marzo è stato istituito al Ministero del lavoro l'osservatorio per il monitoraggio della spesa previdenziale. Sarà utile per mappare tutta la spesa e per valutare anche gli effetti di determinati provvedimenti in tema di esodi aziendali e ricambio generazionale", prosegue dettagliando il prossimo ruolino di marcia. "Il primo tavolo sarà sugli anticipi pensionistici, poi si lavorerà sul rafforzamento del sistema previdenziale, con particolare riguardo alle pensioni future", dichiara.
La presidente del Consiglio porta quindi l'attenzione sulla denatalità, "un'altra grande questione economica". "È inutile – osserva la presidente del Consiglio – pensare a come ottimizzare il sistema previdenziale, se abbiamo sempre meno persone in età lavorativa".
Fisco
Per quanto riguarda il fisco, chiarisce ancora la premier, l'obiettivo “è la riforma complessiva del sistema, con una riduzione progressiva delle aliquote Irpef per abbassare la pressione fiscale. Questo significa, nella nostra idea, ampliare sensibilmente lo scaglione più basso per ricomprendervi molti più lavoratori. Immaginiamo di inserire anche per i lavoratori dipendenti una serie di deduzioni, tra le quali quella sui trasporti". Poi “immaginiamo di inserire anche per i lavoratori dipendenti una serie di deduzioni, tra le quali quella sui trasporti – continua –. Inoltre, vogliamo rendere strutturale il tema dei fringe benefit e la detassazione del contributo del datore di lavoro per i lavoratori ai quali nasca un figlio”.
Meloni ricorda poi il dato record di marzo “sia in termini di tasso di occupazione sia di numero di occupati che di contratti a tempo indeterminato”. "Abbiamo già adottato vari provvedimenti ma vogliamo incentivare ancora l'occupazione a tempo indeterminato, soprattutto nell'ambito dell'occupazione femminile, che rimane il nostro principale gap rispetto alla media europea", conclude, rimarcando che i provvedimenti del governo sono concentrati "soprattutto sui fragili, sulle donne, sui giovani e sui percettori del reddito di cittadinanza".