Martedì 16 Luglio 2024

Medici ambulatoriali, accordo sugli arretrati: quanto incasseranno e quando arriveranno i soldi

Firmata l’intesa per il triennio 2019-2021 che riguarda 17mila camici bianchi e professionisti sanitari. I tempi e le tutele in caso di malattia. Cosa cambia per gli psicologi e il lavoro femminile

Roma, 8 febbraio 2024 – Medici ambulatoriali, c’è l’accordo sugli arretrati. Raggiunto l’intesa per la specialistica ambulatoriale per il triennio 2019-2021che riguarda 17.000 medici e professionisti sanitari e che porterà il riconoscimento di 11mila euro pro capite a titolo di spettanze arretrate per i medici.

Quando arrivano i soldi

La cifra dovrà essere corrisposta entro i 60 giorni dalla firma dell’accordo e il testo indica un incremento economico relativo al triennio pari al 3,78%.

Medici ambulatoriali: c'è l'accordo sugli arretrati: quando arriveranno i soldi
Medici ambulatoriali: c'è l'accordo sugli arretrati: quando arriveranno i soldi

I punti dell’intesa

“Abbiamo ottenuto maggiori tutele per i periodi di malattia degli specialisti, così come siamo riusciti a consentire agli specialisti di cedere a titolo gratuito ore di permesso maturate ad altro specialista per permettere di assistere figli minori, che, per particolari condizioni di salute, necessitano di cure specifiche o di assistenza”, spiega il sindacato Smi in una nota. Nell’accordo sindacale, c’è anche “la possibilità di articolare l’orario delle attività delle specialiste al fine di favorire l’allattamento dei neonati fino al compimento del primo anno di vita”.

Si attende ora la bollinatura delle sezioni riunite della Corte dei Conti e successivi passaggi per rendere effettivo l’accordo. 

Accordo dopo un anno di confronto

Per il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga, neo reggente della Cisl Medici, si tratta di una sottoscrizione particolarmente importante che arriva dopo quasi un anno di confronto e che andrà a incidere favorevolmente sia sul livello normativo che sotto il profilo retributivo. Soddisfatti anche gli psicologi.

Psicologi, cosa cambia

"Gli psicologi dovranno essere inseriti come figura professionale in tutti i percorsi di presa in carico delle Aziende sanitarie per le attività specialistiche, riconoscendo così il bisogno di cure psicologiche richiesto dai cittadini negli ultimi anni”, ha sottolineato il segretario generale nazionale dell’Aupi, il sindacato degli psicologi, Ivan Iacob. Tra le altre novità, lo psicologo dovrà essere coinvolto, a pieno titolo, nel riordino dell’assistenza territoriale e di base, con un coinvolgimento che va dalle case di comunità all’assistenza domiciliare in continuità assistenziale con i medici di medicina generale e i pediatri. È stato anche introdotto un nuovo fondo per la realizzazione degli obiettivi prioritari di politica sanitaria, la prevenzione e la telemedicina, che va a ridefinire la parte variabile dello stipendio.

Lavoro femminile e tutele

“Un gran numero di specialisti ambulatoriali sono donne e, pertanto, la nostra delegazione Aupi Cisl si è fortemente impegnata per far introdurre norme e tutele specifiche a loro favore riguardo l’organizzazione del lavoro - ha fatto sapere Lorena Colonnello, che ha seguito il tavolo delle trattative - ma anche la flessibilità operativa, la riorganizzazione degli orari e la mobilità per le lavoratrici madri, oltre a quelle per i soggetti fragili”.