Lunedì 28 Ottobre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Dietro il tracollo in borsa di McDonald's ci sarebbe un carico di cipolle

Nei giorni scorsi il centro per la prevenzione e il controllo di malattie ha collegato alla catena Usa un’epidemia di escherichia coli. Secondo un’indagine della Food and drug administration statunitense, l’ingrediente da condannare sarebbero le cipolle crude servite sul famoso hamburger Quarter Pounder

USA E COLI OUTBREAK

Un ristorante McDonald's

Roma, 24 ottobre 2024 – Le cipolle fanno piangere McDonald’s. Basterebbero queste poche parole, in effetti, per riannodare i fili della vicenda che sta tenendo il colosso statunitense degli hamburger col fiato sospeso, al punto che il titolo in Borsa, secondo gli analisti, potrebbe indebolirsi fino a diventare preda dei venditori, pronti ad approfittare dell’attuale momento di crisi. Nei giorni scorsi, infatti, il Center for disease control and prevention (il centro per la prevenzione e il controllo di malattie che possano mettere a rischio la salute pubblica, istituito dal governo Usa) ha collegato alla catena americana un’epidemia di escherichia coli che ha già causato malesseri in almeno 49 persone e un morto.

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Tutta colpa delle cipolle?

Secondo un’indagine preliminare della Food and drug administration statunitense, l’ingrediente da condannare sarebbero le cipolle crude servite sul famoso hamburger Quarter Pounder: uno dei best-seller della catena. Cesar Piña, responsabile della catena di fornitura di McDonald’s, ha ammesso che, in effetti, potrebbe essere stato un «sottoinsieme di malattie» associato alle cipolle di un particolare produttore a innescare il contagio. In un comunicato ufficiale, l’azienda ha dichiarato di aver sospeso la “distribuzione di tutte le cipolle tagliate” e di aver rimosso temporaneamente “il Quarter Pounder dai menu di tutti i ristoranti dell’area interessata” (in particolare, gli stati del Colorado e del Nebraska, ndr). Un’altra fonte di rischio potrebbero essere le polpette di manzo da un quarto di libbra che compongono la ricetta del celebre panino: su questo ingrediente sono ora in corso ulteriori verifiche.

Il tracollo in Borsa

L’annuncio dell’indagine ha fatto immediatamente precipitare di oltre il 5% le azioni del gruppo, il cui valore di mercato sarebbe crollato, in un solo giorno, di oltre 11 miliardi di dollari. Sebbene lo status di medio periodo ribadisca la fase positiva di McDonald's, gli analisti sono concordi nel definire l’andamento del titolo ‘meno performante’ e propendono per uno sviluppo in senso ribassista in tempi brevi. Resta da capire quale possa essere l’impatto se la crisi non si risolverà in tempi brevi e se dovessero emergere ulteriori responsabilità della catena nello scatenarsi del focolaio.

I precedenti

L’agenzia di stampa Reuters ha osservato che casi come questo possono danneggiare per anni la reputazione di un’azienda. Ad esempio, nel 2015, un’epidemia di escherichia coli, salmonella e norovirus aveva colpito numerose sedi di un’altra nota catena, Chipotle Mexican Grill. Chipotle ha dovuto pagare una multa di 25 milioni di dollari per risolvere le accuse penali secondo cui aveva servito cibo contaminato ai clienti. E ci sono voluti anni prima che l'azienda riconquistasse i clienti. A tal proposito, Reuters riporta le dichiarazioni di David Maloni, presidente di Datum Fs, società di consulenza per le aziende dell’agrifood: «l’impatto a lungo termine del ‘caso Quarted Pounder’ – spiega Maloni - dipenderà da come McDonald’s riuscirà a gestire la comunicazione relativa all’epidemia e da quali sistemi l’azienda metterà in atto per proteggere i clienti e il proprio marchio». Non appena possibile, il gruppo dovrà spiegare, dunque, cosa è successo, quali azioni sono state intraprese in risposta e quali cambiamenti apporterà per garantire che un'epidemia simile non si verifichi di nuovo.

I dubbi degli analisti

Il rischio è che niente di tutto ciò possa avere importanza. I clienti che erano stati lentamente attirati dalle offerte pasto da 5 dollari della catena – un’offerta lanciata nelle scorse settimane, con l’obiettivo dichiarato di aiutare le persone a fronteggiare l’inflazione - probabilmente ci penseranno due volte prima di mangiare di nuovo da McDonald’s. Le vendite negli Stati Uniti, già in calo dello 0,7 percento nel secondo trimestre, saranno in difficoltà nel breve termine, dice oggi un articolo del Financial Times. Che racconta anche di come diversi analisti abbiano abbassato il rating della catena: David Tarantino di Baird, ad esempio, ha dichiarato che l’epidemia rappresenta un “rischio elevato” per l’azienda e ha aggiunto che, “con l’incertezza che si sta insinuando in tutti i segmenti, è difficile prevedere un rialzo a breve termine per le azioni”. Qualche informazione in più si potrà avere martedì prossimo, allorché McDonald’s presenterà ufficialmente i risultati trimestrali. L’epidemia potrebbe rivelarsi un duro colpo per gli utili, soprattutto se dovessero ammalarsi altre persone o risultassero coinvolti più ingredienti o fornitori.