Londra, 12 novembre 2024 – “Penso che l’Intelligenza Artificiale migliorerà la nostra vita. A patto che la usiamo noi e per questo oggi è un meraviglioso strumento, un’opportunità meravigliosa se saremo sempre noi a chiedere quello che vogliamo”, dice Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo di Pirelli mentre sfoglia il Calendario Pirelli 2025 durante la presentazione ufficiale del The Cal scattato dal 34enne fotografo americano Ethan James Green. “Le cose reali e fisiche nei prossimi anni avranno anche più valore, pensiamo solo alla riscoperta del vinile. Insomma gli oggetti torneranno a contare”.
La presentazione del Calendario Pirelli a Londra è anche l’occasione per parlare di globalizzazione, di America, di Italia. “La globalizzazione oggi è sempre più pervasiva, c’è un’osmosi naturale delle parti del mondo. Se noi europei che non abbiamo materie prime rompiamo la filiera cadiamo male”, continua Marco Tronchetti Provera. “Le elezioni americane per fortuna anni definito che c’è un vincitore e dunque non c’è indecisione. Ora è prematuro parlare di cosa farà Donald Trump e se ci saranno danni all’economia italiana. Vediamo cosa succederà: la realtà si guarda e poi la si affronta. Tutto è in divenire, vediamo cosa verrà”, spiega Tronchetti.
Poi un pensiero forte e positivo sull’Italia. “Siamo i più bravi, nella ricerca e nello sviluppo gli italiani sempre ai primi posti – dice Marco Tronchetti Provera – e in Pirelli lo vediamo anche dai tanti giovani italiani assunti che hanno tante opportunità da cogliere. Se credono in qualcosa faranno senz’altro bene, c’è un enorme potenziale. La cultura è un vantaggio per noi italiani, e il nostro patrimonio culturale dà grandi opportunità di lavoro. Per noi di Pirelli la vicinanza tra cultura e impresa è un fatto naturale. Oggi cultura, imprese e politica devono stare tutti insieme per il Paese. In tutto l’Occidente c’è una polarizzazione e noi europei dobbiamo ancora di più stare insieme – conclude Marco Tronchetti Provera – perché le uniche vere democrazie sono in Europa. In Italia in particolare lo stato sociale va difeso anche se non è perfetto. Ma è quanto di meglio ci sia al mondo”.