Torino, 21 luglio 2018 - Sarà l'attuale responsabile di Jeep, Mike Manley (SCHEDA Chi è), a prendere il testimone di Sergio Marchionne alla guida di Fca. E' la decisione presa dal cda, riunito d'urgenza oggi proprio per decidere la successione del manager italo-canadese. Qualche settimana fa l'attuale amministratore delegato si è sottoposto a un intervento chirurgico alla spalla, con l'ultima apparizione pubblica a Roma che risale allo scorso 26 giugno. Ma il ricovero in Svizzera si è prolungato più del previsto: "Le sue condizioni di salute sono peggiorate", comunica l'azienda. Marchionne, 66 anni, lascia tutti gli incarichi della galassia Agnelli: quello di ad di Fca, di ad e di presidente di Ferrari, di presidente Cnh Industrial e il ruolo di consigliere di amministrazione di Exor. Al timone della casa di Maranello, ci sarà Louis Carey Camilleri, nuovo ceo, mentre John Elkann sarà presidente.
LE CONDIZIONI DI MARCHIONNE - Fca fa sapere "con profonda tristezza che in settimana sono sopraggiunte complicazioni inattese durante la convalescenza post-operatoria del Dr. Marchionne, aggravatesi ulteriormente nelle ultime ore". Tanto che il manager "non potrà riprendere la sua attività lavorativa". Il cda "ha espresso innanzitutto la sua vicinanza a lui e alla sua famiglia sottolineando lo straordinario contributo umano e professionale che ha dato alla società in questi anni".
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ELKANN: MARCHIONNE LEADER ILLUMINATO - Sergio Marchionne, arrivato a Torino nel 2004, avrebbe dovuto lasciare il gruppo il prossimo anno, nell'assemblea di Amsterdam che approverà i conti 2018, ma mantenendo la guida della Ferrari. "Per tanti Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile - commenta John Elkann, presidente di Fca -. Per me è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico". Elkann, che chiede di rispettare la privacy di Marchionne, si dice "profondamente addolorato per le condizioni di Sergio. Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia. Il mio primo pensiero va a lui e alla sua famiglia".
"Negli ultimi 14 anni - continua Elkann - abbiamo vissuto insieme successi e difficoltà, crisi interne ed esterne, ma anche momenti unici e irripetibili, sia dal punto di vista personale che professionale. Ci ha insegnato a pensare diversamente e ad avere il coraggio di cambiare, spesso anche in modo non convenzionale, agendo sempre con senso di responsabilità per le aziende e per le persone che ci lavorano".
CHI E' MIKE MANLEY - Per la guida di Fiat Chrysler, come già annunciato, il consiglio di amministrazione ha optato per una soluzione interna, scegliendo come nuovo ad l'uomo a capo del brand più in crescita e su cui l'azienda sta puntando maggiormente. Mike Manley, classe '64, è a capo del marchio Jeep dal giugno del 2009 e fa parte del Gec (Group Executive Council) di Fca dal settembre 2011. Il manager inglese, nato a Edenbridge nel Regno Unito, un master in Business administration, dall'ottobre del 2015 è responsabile anche del brand di pickup truck Ram. Manley è in Chrysler dal 2000: in precedenza ha ricoperto il ruolo di chief operating officer Asia e ha inoltre diretto le attività internazionali fuori dell'area Nafta.
"Il Consiglio proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti, nei prossimi giorni, che Manley sia eletto nel Consiglio in qualità di amministratore esecutivo della società", si legge in una nota di Fca. Nel frattempo Manley riceve "le deleghe ad operare immediatamente come Ceo". Il nuovo ad e la squadra di management del gruppo automobilistico "lavoreranno alla realizzazione del piano di sviluppo 2018-2022 presentato a Balocco il primo giugno scorso che assicurerà a Fiat Chrysler Automobiles un futuro sempre più forte e indipendente".
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CAREY CAMILLERI AD FERRARI - Come anticipato da Automotive News, sarà invece Louis Carey Camilleri il successore di Marchionne nella carica di amministratore delegato della casa di Maranello mentre il presidente sarà John Elkann. Camilleri, classe 1955, è già membro del cda Ferrari ed è attualmente presidente del board di Philip Morris.
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UNA DONNA PER CNH INDUSTRIAL - La presidenza di Cnh Industrial va una donna, Suzanne Heywood. Lo ha deciso il cda dell'azienda che "ha preso atto con profondo rammarico che il presidente Sergio Marchionne non potrà tornare all'attività lavorativa". Nel frattempo Derek Neilson proseguirà l'incarico di ceo ad interim, assicurando continuità operativa. Il cda sottolinea "la leadership e l'impegno straordinario che Marchionne ha dedicato all'azienda".