Giovedì 26 Settembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Manovra, il sottosegretario Freni: “Gli aiuti alle famiglie sono la nostra priorità. Taglio Irpef strutturale”

Il leghista garantisce: incentivare la natalità non è discriminatorio. “Il rapporto deficit-Pil sarà sotto il 3% nel 2026, ma tuteleremo la crescita”

Roma, 22 settembre 2024 – Sottosegretario, quali saranno i capisaldi della legge di Bilancio in cantiere?

“La manovra guarda alle priorità del Paese – avvisa Federico Freni, sottosegretario della Lega al Ministero dell’Economia e uno dei registi della legge di Bilancio –. I fondamentali dell’economia godono di buona salute: adesso è il momento di trasferire questo trend virtuoso nell’economia reale. Sarà una manovra responsabile ma incisiva: la stagione delle misure mordi e fuggi è finita”.

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Il sottosegretario Federico freni

Una manovra striminzita?

“Non servono digiuni autopunitivi dell’ultima ora: lo spazio fiscale è adeguato per intervenire in tutti gli ambiti che riteniamo prioritari, quindi famiglia, imprese, giovani e natalità”.

È possibile tenere insieme rigore sui conti senza rinunciare a fare una manovra espansiva?

“I due obiettivi si intersecano tra di loro in modo naturale. Una crescita che si affida a finanze pubbliche precarie è una crescita nociva. La fiammata può risultare forse affascinante, ma poi ci troveremmo senza l’acqua necessaria a spegnere l’incendio. Preferiamo procedere con responsabilità, ramo dopo ramo, per mantenere vivo il fuoco a lungo”.

Come si fa a raggiungere entrambi gli obiettivi?

“Dimostreremo serietà accelerando sul risanamento dei conti. Per questo porteremo il rapporto deficit/Pil sotto il 3% già nel 2026. E pensare che il centrodestra è sempre stato accusato di sfasciare i conti. Strano no?”.

E la crescita?

“La crescita non si esaurisce nel numeretto del Pil. Sarà il risultato di una serie di azioni che metteremo in campo: penso, ad esempio, al taglio del cuneo fiscale e dell’Irpef, ma anche all’incremento delle risorse per la sanità e al sostegno alle famiglie. Il tutto accompagnato dalle grandi riforme di federalismo e premierato”.

Vediamo i grandi temi. Il taglio del cuneo come sarà? Lo renderete strutturale?

“La proroga per il 2025 del taglio del cuneo contributivo e dell’Irpef è un dato acquisito. Ai gufi che ogni anno ci aspettano sui tetti delle promesse mancate risponderemo, ancora una volta, con la serietà dei fatti. Ma non ci fermeremo qui: l’impegno è rendere strutturale questo doppio beneficio fiscale”.

Il taglio dell’Irpef sarà confermato ed esteso ai redditi medi?

“L’estensione ai redditi fino a 60mila euro e la riduzione di due punti percentuali dell’aliquota di riferimento sono al vaglio dei tecnici del ministero così come tutte le altre proposte dei partiti di maggioranza. Faremo presto sintesi per decidere quali misure inserire nella manovra”.

Le famiglie e la natalità, con le mamme lavoratrici in primo piano, saranno un target trasversale. Come?

“Il governo considera la famiglia il perno della convivenza sociale. Estenderemo la decontribuzione per le mamme lavoratrici alle autonome, rinnoveremo gli aiuti alle giovani coppie per acquistare una casa. Non dimenticheremo chi ha difficoltà a fare la spesa”.

Gli aiuti andranno solo alle famiglie con figli?

“Incentivare la natalità non è un atto discriminatorio: è un investimento per garantire un futuro sostenibile al Paese. Non vorrei che da un eccesso, tra l’altro infondato, passassimo a un altro e cioè a discriminare chi decide di avere un figlio”.

Il fronte delle pensioni vedrà la conferma delle misure di flessibilità in atto?

“Le pensioni saranno un tema della manovra e del Piano strutturale di bilancio, come ha ricordato recentemente il ministro Giorgetti. Un’adeguata flessibilità è assolutamente compatibile con la direzione generale della manovra”.

Come si può rendere più appetibile il concordato fiscale?

“È bizzarro associare il concordato preventivo biennale a un cantiere in decadenza quando ancora non è neppure scaduto il termine per aderirvi. Le modifiche introdotte dal Parlamento hanno migliorato questo strumento. Siamo molto fiduciosi”.

Sono ipotizzabili interventi sulla flat tax?

“L’estensione della flat tax è una priorità per questo governo e in particolare per la Lega che ne è stata ispiratrice e artefice. La flat tax ha funzionato: ora siamo al lavoro per alzare le soglie e ampliare la possibilità di utilizzo”.

Le risorse basteranno?

“Sono affezionato visceralmente alle frasi ricorrenti che caratterizzano la vita di tutti noi. «Il pane si fa con la farina che si ha in casa», mi ripeteva spesso mia nonna. È un consiglio che ho ritenuto sempre valido e che penso rappresenti al meglio lo spirito della manovra. Non importa che la farina sia poca o tanta. L’importante è saperla usare bene, dosandola con gli altri ingredienti e avendo, perché no, l’ambizione di sfornare il miglior pane possibile”.