Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Manovra, Di Maio: reddito di cittadinanza da metà marzo

Spunta l'ipotesi di legarlo all'Isee mentre Tria pensa di cancellare gli 80 euro di Renzi. Il vicepremier: "M5s non voterà una nota al Def non coraggiosa" Pensioni, Di Maio: "La minima a 780 euro è certa". Scontro con la Fornero

Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico (Ansa)

Roma, 25 settembre 2018 -  Si limano i dettagli sulla manovra finanziaria 2019. A due giorni dalla prima scadenza (il 27 settembre il governo deve pubblicare la nota di aggiornamento del Def) restano ancora da sciogliere i nodi che riguardano le misure clou. Sul reddito di cittadinanza, ad esempio, interviene oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Guido Guidesi, per spiegare come l'assegno "potrebbe essere legato all'Isee o potrebbe essere un incentivo all'occupazione", dice ad Agorà su Raitre. "È in linea con il contratto di governo", risponde quando gli si chiede se la Lega sia d'accordo con questa impostazione. Collegare il reddito di cittadinanza all'Isee potrebbe essere un modo per 'restringere' la platea degli aventi diritto e, di conseguenza, le risorse necessarie per coprire la misura.

DI MAIO: REDDITO DI CITTADINANZA A MARZO  - E da Porta a Porta Di Maio detta i tempi: il "reddito di cittadinanza sarà erogato da metà marzo 2019", quando "saranno avviati i centri per l'impiego". Poi alza la posta in gioco nel braccio di ferro con il ministero del Tesoro. Ai suoi ministri, nella riunione serale, avrebbe detto che la nota al Def  "deve essere votata dal Cdm e dal Parlamento". E una nota "non coraggiosa" e senza reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, quota 100-Fornero, risarcimento dei truffati dalle banche, "non avrà i voti del M5S". 

Manovra, date e scadenze. Dal Def al verdetto Ue: quando sarà legge

BRACCIO DI FERRO SU DEFICIT - Ieri il vicepremier ha affermato di voler seguire la linea di Macron che ha appena annunciato una manovra espansiva in Francia, con deficit rivisto al rialzo al 2,8% (non in linea con le richieste di Bruxelles). Dichiarazioni che non sarebbero state gradite dal ministro dell'Economia Giovanni Tria che le riterrebbe controproducenti. Il braccio di ferro tra il Tesoro e alleati di governo (soprattutto i 5 Stelle) sui resta irrisolto.  "Sono molto ottimista, troveremo una sintesi con Tria e con tutto l'esecutivo", dice oggi Guidesi. Per recuperare i 10 miliardi che servono a finanziare il reddito di cittadinanza, il ministro dell'Economia starebbe addirittura pensando di togliere gli 80 euro del bonus Renzi

Pensioni, Di Maio: "La minima a 780 euro è certa". Scontro con la Fornero

FORNERO - Oggi, intanto, sulla manvora ha detto la sua l'ex ministro Elsa Fornero. "E' difficile fare la pace incoraggiando l'evasione fiscale - ha detto ai microfoni di Radio 2 -. A me pare che sia un condono bello e buono al di là delle parole accattivanti che si vogliono usare". E ha aggiunto: "Così gli italiani non si abitueranno mai a fare il proprio dovere verso il fisco". 

Quindi la stoccata sulle pensioni e sui piani del governo per superare la legge che porta il suo nome. "Non si può fare una controriforma delle pensioni senza considerare la realtà demografica del Paese - sostiene la Fornero -, abbassando l'età pensionabile le pensioni saranno minori, così si dà vita ai nuovi poveri del domani".