Venerdì 26 Luglio 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Gli scogli della manovra, pensioni di vecchiaia e stop ai tagli per i medici. Cgil e Uil: “Così non basta”

Quattro ore di incontro a Palazzo Chigi, si apre uno spiraglio per 700mila dipendenti pubblici. Sbarra: “Rassicurazioni dal governo”. Landini: “Meloni ci ha ascoltati, ma avanti con lo sciopero”

Roma, 29 novembre 2023 – Una doppia deroga per i medici e gli altri lavoratori pubblici coinvolti nel taglio delle pensioni, con la salvaguardia del sistema attuale per coloro che raggiungono i requisiti entro fine anno e, in prospettiva, per chi va via con il pensionamento di vecchiaia. È questa l’offerta che ha presentato Giorgia Meloni nel lungo incontro di ieri con i leader di Cgil, Cisl e Uil. Un’offerta che Luigi Sbarra accoglie con favore, ma che per Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri non basta. Al punto che la mobilitazione contro manovra e governo deve continuare.

In realtà, quello di ieri è stato il primo vero confronto tra governo e sindacati sulla manovra, un incontro andato avanti per quattro ore e oltre.

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti
Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti

Il che, almeno dal punto di vista della durata, è stato apprezzato anche dai segretari di Cgil e Uil. Senza, però, che questo abbia cambiato il risultato finale: la manovra per Landini e Bombardieri, infatti, resta un "provvedimento sbagliato" che sulle pensioni non ha accolto la richiesta di ritirare quanto previsto dall’articolo 33 che taglia le aliquote di rendimento delle pensioni di diverse categorie di dipendenti pubblici.

Il governo, invece, ha messo sul tavolo una "correzione" della norma che avrebbe impattato, nella sua versione originale, su quei medici, infermieri, dipendenti degli enti locali, maestri d’asilo e ufficiali giudiziari con meno di 15 anni di contribuzione prima del 1 gennaio 1996 che si sarebbero trovati alle prese con nuovi coefficienti di calcolo e un taglio sostanzioso dell’assegno: la riscrittura che è stata al momento solo abbozzata prevederebbe, invece, oltre al riconoscimento dei diritti acquisiti per chi matura la pensione entro il 31 dicembre prossimo, la salvaguardia dell’assegno per chi andrà in pensione di vecchiaia e un "taglio graduale" delle aliquote di trasformazione per chi volesse accedere alla pensione anticipata.

Un “ammorbidimento” del taglio, dunque, se non altro della sua tempistica, ma ancora tutto da dettagliare anche se per il comparto sanità, come ha spiegato la stessa Meloni al tavolo, il governo starebbe valutando "un ulteriore meccanismo di tutela in modo da ridurre la penalizzazione all’approssimarsi all’età della pensione di vecchiaia". Le aperture della Meloni, che riguarderebbero 700mila dipendenti pubblici, però non hanno smosso l’opposizione di Cgil e Uil.

“Sono confermate le ragioni degli scioperi proclamati – denuncia Landini – che si concluderanno il 1° dicembre con le Regioni del Sud. E questo perché al di là dell’ascolto e del confronto il governo a ora non ha cambiato nulla della manovra di bilancio". Altrettanto netto Bombardieri: "La mobilitazione non finirà con la legge di bilancio". Bombardieri che, per di più, si presenta a Palazzo Chigi con un modellino di Frecciarossa "a batterie": un regalo "per Salvini e Lollobrigida", ironizza il leader Uil in radio e sui social, con tanto di immagine dell’omaggio. "Più ci precettano più le piazze si riempiono" il messaggio che affidano alla premier, visto che i due ministri "se ne sono andati via prima".

Racconta ancora Bombardieri che "è stata al gioco", la premier, incerta se portare il dono ai due ministri o "alla figlia". Sulla sponda opposta la Cisl che riconferma così la sua distanza dagli altri leader e scommette sulle modifiche annunciate dal governo sull’articolo 33. "Il governo ci ha assicurato che interverranno dei cambiamenti e dei miglioramenti della norma: in particolare sulle aliquote e rendimenti dei futuri trattamenti pensionistici di medici, infermieri, personale degli enti locali, e maestre d’asilo che dovrebbero restare quelli attuali per la pensione di vecchiaia mentre starebbe ragionando in queste ore per introdurre cambiamenti e miglioramenti per la pensione anticipata", avvisa Sbarra.

E, del resto, la premier apre su un dossier al quale la confederazione di via Po è sensibile: "La partecipazione dei lavoratori alla vita delle aziende secondo me è una grande questione e sono assolutamente aperta e disponibile a lavorarci. È una materia che considero chiave di volta nel sistema economico italiano".

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