Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Manovra 2020, rivalutazione al 100% per le pensioni fino a 4 volte la minima

L'ultima novità dalla legge di Bilancio: per gli assegni tra le tre e le quattro volte il minimo si passa dal 97% al 100% di rivalutazione automatica. Ma la Cgil attacca: "Elemosina, vale 3 euro l'anno"

Pensioni (Archivio)

Roma, 31 ottobre 2019 - Rivalutazione al 100% delle pensioni fino a quattro volte il minimo, ovvero fino a 2mila e 29 euro al mese. La misura è contenuta nella nuova bozza della manovra 2020, secondo l'intesa raggiunta ieri sera nella maggioranza. Per gli assegni tra le tre e le quattro volte il minimo la perequazione passerebbe dunque dal 97% al 100%. 

La legge di Bilancio riconosce "per il periodo 2020-2021 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall'articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998", si legge nel provvedimento. Letteralmente, "per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento; per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il trattamento minimo INPS e con riferimento all'importo complessivo dei trattamenti medesimi".

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Nient'altro che "elemosina" per i sindacati. Secondo il leader dei pensionati Cgil, Ivan Pedretti che valuta in poco più di tre euro l'anno (25 centesimi al mese) il passaggio della rivalutazione a fronte di un'inflazione allo 0,3%. L'aumento riguarderebbe circa 2,8 milioni di pensionati. "Negli ultimi sette anni di blocco della perequazione i pensionati - dice - hanno lasciato allo Stato 44 miliardi". 

Il capitolo rivalutazione delle pensioni è stato rivisto ieri sera insieme ad altre questioni spinose del pacchetto manovra, dai paletti al regime forfettario per le partite Iva ai fondi per Radio Radicale (8 milioni, fino a una gara che si terrà il 30 aprile). Fino ad arrivare a una quadra. Il governo ha annunciato infatti che la partita sulla legge di Bilancio è chiusa. Il testo è pronto per essere inviato al Parlamento. 

Di Maio: Quota 100 non si tocca 

All'indomani dell'ultimo confronto nell'esecutivo giallo rosso, si dibatte ancora su Quota 100: "Porteremo la battaglia in Parlamento", ribadisce la ministra Teresa Bellanova di Italia Viva. Luigi Di Maio rivendica però la decisione di non rivedere la misura. "I cittadini ci chiedevano di non toccarla. E siamo riusciti. Chi ha faticato per una vita potrà andare in pensione in maniera dignitosa e allo stesso tempo si libereranno nuovi posti di lavoro. Vedo che ancora c'è chi si ostina a dire che va abolita, tranquilli perché fin quando il MoVimento 5 Stelle sarà al governo non accadrà". 

Conte: manovra redistributiva 

Da parte sua il premier Giuseppe Conte taccia come "bugie" le accuse che arrivano al testo di Bilancio dall'opposizione e che paventano un aumento complessivo della tassazione: "Gli italiani vedranno se sarà abolito o meno il superticket, se ci sarà qualche decina di euro in più in busta paga, se le partite Iva si vedranno confermate il regime forfettario. È una manovra fortemente redistributiva". 

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Tra le ultime novità che emergono dalla bozza c'è lo stanziamento di  235 milioni (dal fondo ex art.20, per gli investimenti in sanità) al fabbisogno di apparecchiature sanitarie. Questo significa più strumentazione diagnostica per i medici di medicina generale. Obiettivo "migliorare il processo di presa in cura dei pazienti nonché di ridurre il fenomeno delle liste d'attesa". Già entro la fine dell'anno il ministero della Salute, d'intesa con le Regioni, fisserà i parametri per stilare un piano sui fabbisogni e attivare poi i trasferimenti alle Regioni.

Spese mediche, detrazione anche con contanti

Restando in ambito sanitario, la legge di Bilancio assicura le detrazioni per spese mediche anche se pagate in contanti. Per le altre categorie resta quanto già stabilito: ''Ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, la detrazione dall'imposta lorda nella misura del 19%" spetta ''a condizione che l'onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento'' elettronici. ''La disposizione - si legge - non si applica alle detrazioni spettanti in relazione alle spese sostenute per l'acquisto di medicinali e di dispositivi medici''.

Più fondi alla ricerca 

In materia di ricerca e innovazione vengono stanziati 5 milioni in più nel 2020, 100 nel 2021 e 200 strutturali dal 2022 in poi. Una nuova Agenzia nazionale che avrà il compito di monitorare e coordinare le attività di ricerca, di assicurare l'attuazione del Programma nazionale e anche di "selezionare" i progetti, "privilegiando" quelli "aggregati rispetto ad aree di intervento innovative e strategiche" con l'obiettivo di promuovere "sviluppo sostenibile ed inclusivo del Paese". 

Scuola, le novità 

L'ultima bozza della manovra stanzia nel 2020 30 milioni in più per il fondo retribuzioni dei dirigenti scolastici e 11 milioni in più per il "potenziamento della qualificazione dei docenti in materia d'inclusione scolastica". Aumenta anche in finanziamento per "l'innovazione digitale nella didattica" (2 milioni in più). Vengono poi destinati 15 milioni nel 2020 e 20 a partire dal 2021 per il funzionamento delle scuole "che operano in contesti socio-economici svantaggiati".