Roma, 14 novembre 2024 – Il bonus Natale, nella versione riveduta e aggiornata, potrà andare a quattro milioni e mezzo di lavoratori. Ma nelle intenzioni del ministro dell’Economia è destinata a crescere anche la platea dei beneficiari del taglio dell’Irpef, a patto che le risorse del concordato lo consentiranno. Il tutto mentre le associazioni imprenditoriali, ricevute a Palazzo Chigi per il secondo round di incontri sulla manovra, promuovono di fatto la legge di Bilancio e la stessa Confindustria, inizialmente critica, fa sapere che “ora c’è convergenza”.
Taglio dell’Irpef ampliato
Che cosa si farà con le risorse del concordato lo si deciderà solo quando ci saranno i dati definitivi. Ma la strada è già tracciata: la priorità va data alla riduzione dell’Irpef. Il ministro Giancarlo Giorgetti rimette il concordato sui binari tracciati dalla delega fiscale, allontanando almeno un po’ i sogni leghisti di ampliare la flat tax. Con la manovra aperta alla Camera e una partenza in salita con oltre 4.500 emendamenti, il question time del ministro è l’occasione per fare il punto sui tanti temi sul tavolo, dalle tasse al Pnrr. Temi affrontati poi nel pomeriggio anche nell’incontro a Palazzo Chigi tra il governo e le imprese, presieduto, in assenza della premier Giorgia Meloni, dal sottosegretario Alfredo Mantovano. Il clima è “sereno e costruttivo”, assicurano le fonti. Un’occasione per le associazioni datoriali per avanzare richieste ed esporre preoccupazioni: Confcommercio chiede di ridurre al 33% la seconda aliquota Irpef, Confesercenti di sostenere i consumi. Più fiduciosa rispetto a qualche tempo fa Confindustria che vede “maggiori convergenze” e apprezza le “aperture sull’Ires premiale”. Nel governo i radar sono intanto puntati sul concordato per le partite Iva, riaperto per un altro mese, dopo gli incassi della prima tranche (1,3 miliardi). Il Pd parla apertamente di “flop”. Giorgetti, che presentando la manovra aveva aperto alla flat tax, ora è cauto: si deciderà “all’esito del monitoraggio dei dati definitivi”, ma come già stabilito le risorse vanno in via prioritaria alla riduzione delle aliquote Irpef. Non solo. Dal momento che le “priorità del governo” sono “tutela delle famiglie e dei redditi più bassi”, “anche le nuove risorse” saranno usate per misure in quel senso.
Bonus Natale per 4,5 milioni di lavoratori
Con l’allargamento della platea appena deciso dal governo, i 100 euro destinati ai lavoratori con redditi fino a 28mila euro arriveranno nelle tredicesime di 4,5 milioni di persone. Oltre quattro volte più dei beneficiari inizialmente immaginati. Compresi anche i genitori single. “Dal governo arrivano nuove misure per i lavoratori”. Spiega il viceministro dell’Economia Maurizio Leo: “Nel dettaglio viene ampliata la platea dei contribuenti che percepiranno il bonus di 100 euro a Natale. Passeremo da poco più di un milione di contribuenti ad oltre quattro milioni e mezzo. Viene di fatto eliminato il requisito di avere il coniuge a carico e dunque per avere il bonus basterà avere almeno un figlio a carico”.
Il nodo del canone Rai
Agita intanto la maggioranza il canone Rai, su cui la Lega insiste per confermare anche nel 2025 il taglio da 90 a 70 euro, con un emendamento al decreto legge fisco che figura tra i 180 segnalati dai partiti che dalla prossima settimana verranno esaminati in Senato. Forza Italia ha già detto chiaramente che non lo voterà. Ma Giorgetti si tiene fuori dalle schermaglie: “Il Parlamento – spiega – è sovrano, decide il Parlamento”. Il ministro manda quindi rassicurazioni sia alle opposizioni preoccupate sul Pnrr (la spesa cresce in linea con le stime), sia alla maggioranza che spera si concretizzino alcuni emendamenti presentati in manovra: il rinvio con rateizzazione del secondo acconto delle imposte per gli autonomi “sarà valutato”, nei limiti delle risorse.