Roma, 20 novembre 2019 - Il governo tenta di stringere con i gruppi di maggioranza su un pacchetto di emendamenti concordati, per evitare imboscate e arrivare alla introduzione di un sistema a punti per rimborsare, addirittura fino a 2 mila euro, chi faccia acquisti tracciabili. Ma, inserita sottotraccia nella legge di Bilancio, rischia di esplodere una nuova grana di tutto rilievo: è stato previsto che i Comuni e gli altri Enti locali potranno richiedere il pignoramento del conto corrente del contribuente già dopo la mancata risposta all’avviso di accertamento e all’intimazione di pagamento. In pratica, viene estesa l’applicazione dell’accertamento esecutivo anche ai tributi locali, comprese le multe.
Insomma, oltre alla semplificazione della procedura di pagamento delle tasse locali, con la nuova Imu, l’abolizione della Tasi e la local tax, la manovra punta anche a far fare cassa ai Comuni e agli altri enti locali con lo snellimento della procedura per il recupero delle tasse non versate. E così dal prossimo primo gennaio l’avviso di accertamento inviato dal comune al contribuente conterrà l’intimazione ad adempiere. Una volta trascorso il termine di 60 giorni per la presentazione del ricorso, l’atto diventerà immediatamente esecutivo e al mancato pagamento della somma indicata nell’avviso l’ente creditore potrà rispondere con il pignoramento del conto corrente.
Rispetto a oggi, il meccanismo di recupero delle somme non pagate sarà decisamente più veloce. Senza necessità di attendere i tempi di iscrizione a ruolo del debito (e dunque la cartella esattoriale) potranno essere avviate immediatamente tutte le procedure esecutive e cautelari previste: dal fermo amministrativo all’ipoteca, fino al pignoramento del conto. E questo potrà riguardare non solo i tributi locali, ma anche le multe autostradali. Il risultato è che i cittadini rischieranno di trovarsi con i depositi bancari e postali bloccati in tutto o in parte.
Una sola cautela è prevista. Prima del pignoramento del conto, del fermo amministrativo e dell’ipoteca, verrà inviato un sollecito di pagamento, in presenza di debiti di importo non superiore a 10.000 euro. E se si vorrà evitare il blocco, si dovrà regolarizzare in pochi giorni la propria posizione, pagando il debito anche a rate, da un minimo di 4 fino ad un massimo di 72 rate, in base all’importo del debito.
Sul versante manovra è atteso per oggi il via libera di Bruxelles, ma è di ieri la novità del ritorno al sistema premiale per l’uso di carte e bancomat. Si punta su un sistema a punti per rimborsare chi fa acquisti tracciabili, che premierà di più chi paga con carte e bancomat il meccanico o l’idraulico, rispetto a chi abitualmente già passa il bancomat per fare la spesa al supermercato. Un meccanismo che potrebbe fruttare ai più virtuosi fino a 2mila euro di cashback. E la spinta alla moneta elettronica passerà anche per tagli drastici delle commissioni.